I provvedimenti disposti con la legge di Stabilità per il 2016 “operano in continuità con le politiche già adottate negli anni precedenti e dispongono interventi per l’alleggerimento del carico fiscale sulle famiglie e sulle imprese e misure di stimolo agli investimenti. La manovra è coerente con gli obiettivi programmatici di finanza pubblica contenuti nella Nota di Aggiornamento al Def 2015 e tiene conto dei margini di indebitamento autorizzati dalle Camere per l’aggiornamento del piano di rientro verso l’Obiettivo di Medio Periodo (MTO), con l’approvazione della Relazione al Parlamento 2015 e la comunicazione del Governo presentata presso la V Commissione della Camera dei deputati. Complessivamente gli effetti della legge di Stabilità determinano un incremento dell’indebitamento netto per l’anno 2016 pari a circa 17,6 miliardi, circa 19,1 miliardi nel 2017 e circa 16,1 miliardi nel 2018”. Lo rileva la Ragioneria dello Stato nella sua relazione sulla manovra di finanza pubblica per gli anni 2016-2018. Nel dettaglio, dal lato delle entrate “si prevedono diversi interventi che assicurano incrementi di gettito. Dalle disposizioni che riguardano il settore dei giochi sono attesi circa 1,3 miliardi nel 2016 e circa 0,8 miliardi in ciascuno degli anni 2017 e 2018. Nello specifico si dispone l’incremento del Prelievo Erariale Unico (Preu) applicabile agli apparecchi da divertimento e intrattenimento (awp e vlt), (circa 1,3 miliardi in ciascuno degli anni considerati) e contestualmente, per i concessionari che operano con i medesimi apparecchi viene abrogata la disposizione che stabiliva il versamento allo Stato degli aggi e dei compensi (- 0,5 miliardi in ciascuno degli anni considerati). Vengono riviste, nel rispetto dei principi e delle regole europee e nazionali, le procedure ad evidenza pubblica per l’assegnazione di concessioni nelle attività di raccolta delle scommesse su eventi sportivi e non sportivi, nel Bingo e nei giochi a distanza e si modifica l’imposta unica per le scommesse a quota fissa su eventi diversi dalle corse dei cavalli, introducendo la tassazione del margine quale differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte (complessivamente, tali misure dovrebbero assicurare incrementi di gettito di circa 522 milioni nel 2016, 15 milioni nel 2017 e nel 2018)”. dar/AGIMEG