Speciale GDF: “master”, “agenti”, titolari centri scommesse e skin illegali, la struttura con la quale la criminalità ha raccolto giocate per 4,5 miliardi di euro.

Con specifico riferimento alle infiltrazioni della criminalità organizzata, la Gdf ha condotto, negli ultimi anni, numerose ed importanti indagini, tra cui si possono citare, ultime in ordine temporale, le operazioni “Revolutionbet”, “Galassia” e “Scommessa”, che hanno consentito di accertare la presenza di associazioni per delinquere, radicate in Sicilia, Puglia e Calabria e dedite alla diffusione e alla commercializzazione di una pluralità di “skin” illegali (siti di gioco “.com”) attraverso accordi con soggetti appartenenti ad organizzazioni criminali di stampo mafioso. I menzionati sodalizi criminali hanno agito attraverso una struttura piramidale al cui vertice erano posti i proprietari/creatori dei siti “.com”, le cui piattaforme di gioco erano solitamente collocate all’estero, mentre, sul territorio nazionale, la raccolta delle scommesse è stata affidata ai cosiddetti “master”, aventi il compito di promozione del ‘prodotto’, agli agenti, ai sotto- agenti e, infine, ai titolari dei punti scommessa. Attraverso questo sistema di frode, sono state raccolte, aggirando le disposizioni fiscali e antiriciclaggio vigenti, giocate per oltre 4,5 miliardi di euro e i cospicui guadagni maturati sono stati reinvestiti in patrimoni immobiliari e posizioni finanziarie all’estero, intestati a persone, fondazioni e società schermate con la complicità di prestanome. Negli ultimi anni, inoltre, all’esito di diverse attività ispettive di carattere amministrativo, è stato possibile accertare che alcuni bookmaker esteri hanno esercitato, in mancanza delle concessioni previste dalla legge e senza essere collegati al totalizzatore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, l’attività del gioco e di raccolta delle scommesse sull’intero territorio nazionale. In particolare, questi soggetti economici esteri hanno operato attraverso stabili organizzazioni occulte, costituite principalmente da plurime unità produttive a direzione unitaria, sottraendosi al pagamento dell’imposta unica sulle scommesse e omettendo di presentare la prescritta dichiarazione ai fini dell’imposta sul reddito delle società (I.R.E.S.). Il comparto di giochi e scommesse – evidenzia la Gdf – negli ultimi anni è stato caratterizzato da una notevole espansione, dovuta principalmente al recupero e all’emersione di ampi spazi di mercato un tempo ad appannaggio dell’illegalità, garantendo un sempre più rilevante gettito tributario nazionale, che si è attestato nel 2017 a 13.998 milioni di euro e nel 2018 a 14.552 milioni di euro. cr/AGIMEG