La seduta odierna del Consiglio Comunale del Piemonte si è aperta con la comunicazione di Gianna Pentenero, assessora all’Istruzione della Regione Piemonte, sull’attività prevista dalla legge approvata dalla Regione Piemonte “Norme per la prevenzione e il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico”. “Dopo l’approvazione della legge, la Giunta ha operato per darne attuazione. Obiettivo: predisporre piano per la ludopatia che è oggi inserito all’interno delle attività di prevenzione. L’aspetto retroattivo – ha detto Pentenero – ma ormai vigente della nostra legge potrebbe indurre a una riduzione del gettito fiscale qualora la stima effettuata dai Monopoli sia una stima effettiva, ovvero che il numero delle macchine che saranno eliminate dal territorio piemontese sarà un numero superiore rispetto a quello previsto dall’Accordo. Ma parliamo di una stima. Dal nostro punto di vista la legge è pienamente rispettosa dell’Accordo. La norma prevista all’interno della legge di Stabilità seconda la quale le leggi regionali dovranno essere adeguate, qualora non lo siano, all’Accordo Stato-Regioni, suggerisce alle Regioni di adeguarsi all’Accordo Nazionale. Secondo il comma 2 previsto dall’art. 90 della Legge di Stabilità sarebbe necessario prevedere una regolamentazione all’interno del territorio dei nostri comuni, una sorta di piano di regolamentazione delle sale. Questo è quello che introdurrebbe la legge qualora sia approvato dalle due camere del nostro Paese, a quel punto bisognerebbe verificare l’adeguatezza della nostra legge. Le perplessità – aggiunge – hanno riguardato l’art. 5 e 6 nei quali si invitano i Comuni ad identificare un orario di apertura che non sia inferiore alle 3 ore e nei quali si identifica il comune come soggetto incaricato alla chiusura delle sale gioco che non rispettano le distanze dai luoghi sensibili. Questi sono gli elementi intorno ai quali si è sviluppata la discussione. In questo contesto è legittimo e corretto evidenziare situazioni di criticità di Governo e Comuni. Quando avremo davanti una norma di stabilità dovremo fare una valutazione in merito alla perfetta coerenza nei confronti di un articolo che la legge ci imporrà. Lo strumento del Piano sulla prevenzione della ludopatia è uno strumento importante – ha proseguito la Pentenero – non ha completato tutte le fasi di approvazione ed è sottoposto all’attenzione dell’aula. Ci auguriamo venga presto approvato. Può essere uno strumento intorno al quale possiamo svolgere un’azione di accompagnamento nei confronti del Comune, azione che intendiamo svolgere, chiediamo ai Comuni responsabilità e attenzione. Rispetto alle ordinanze emanate dai singoli comuni sugli orari degli apparecchi, alcuni comuni della nostra regione hanno provveduto all’emanazione dell’ordinanza, poi hanno interrotto lo loro attività perchè hanno ricevuto una serie di ricorsi. Le preoccupazioni manifestate dagli amministratori erano di preoccupazione poichè i ricorsi sottolineavano che le limitazioni potevano non giovare alle aziende. Il tribunale – conclude – si è espresso a favore delle ordinanze. Le finalità previste dalla legge sono assolutamente condivise e la Giunta non può che darne attuazione, così come è stato definito dall’Aula”. cdn/AGIMEG