Sono stati presentati oggi al Tribunale Amministrativo del Lazio i primi ricorsi contro il pagamento dell’addizionale di 500 milioni prevista dalla legge di Stabilità. Entro domani si dovrebbe completare ll quadro dei ricorsi che dovrebbe coinvolgere praticamente tutti i concessionari. Tra i ricorsi ci saranno anche quelli delle associazioni di categoria. L’obiettivo è un rinvio alla Corte Costituzionale e le società puntano il dito sul fatti che il nuovo prelievo è stato introdotto quando il rapporto era già instaurato, alterandone in modo significativo gli equilibri, e violando di conseguenza i principi di imparzialità e buon andamento dell’attività amministrativa. Tra i danni subiti, a seguito della Legge suddetta, dal settore c’è anche quello del possibile abbandono dello stesso da parte dei fondi d’investimento. Secondo importanti concessionari, ascoltati da Agimeg, i fondi istituzionali sono molto preoccupati per le continue violazioni delle “regole d’ingaggio”. Il cambio in corsa delle regole all’estero è infatti una pratica di fatto sconosciuta e molti fondi si sono trovati per la prima volta nella loro vita alle prese con situazioni di questo tipo. La rinuncia all’impegno in Italia di questi fondi potrebbe portare ad un crollo del sistema degli apparecchi da intrattenimento, già minato da una serie di provvedimenti che negli ultimi anni lo hanno fortemente penalizzato. cz/AGIMEG