Slot, Consiglio di Stato conferma la rimozione degli apparecchi da gioco da un’attività: “Legittimo il criterio di misurazione della distanza in ‘linea d’aria’ del Comune di Trento”

Il Consiglio di Stato, con sentenza della Sezione Quarta, ha respinto l’appello presentato da un esercente del Comune di Trento, confermando la legittimità del provvedimento comunale che disponeva la rimozione degli apparecchi da gioco in applicazione della legge provinciale n. 13/2015.

L’appellante aveva impugnato in primo grado l’ordine di rimozione emesso nel luglio 2023, insieme ad altri atti comunali e provinciali collegati, contestando la legittimità delle disposizioni adottate. Il Tribunale regionale di giustizia amministrativa di Trento, con sentenza del 28 maggio 2024, aveva però rigettato il ricorso.

Nel ricorso in appello, l’esercente ha sollevato quattro motivi principali, tra cui la mancanza di istruttoria e motivazione, la violazione di legge, il contrasto con la Costituzione e la normativa europea nonché la richiesta di una consulenza tecnica d’ufficio. In particolare, è stato criticato il criterio utilizzato per calcolare la distanza dai punti sensibili, che secondo il ricorrente avrebbe prodotto un effetto espulsivo, impedendo di fatto l’attività economica.

Consiglio di Stato

Durante il procedimento è stata anche avanzata un’istanza di rinvio, basata sulla notizia della futura realizzazione di una nuova sede scolastica che avrebbe potuto rimuovere l’ostacolo normativo, ma il Consiglio ha respinto tale richiesta, ritenendola irrilevante ai fini della valutazione degli atti impugnati, che devono essere esaminati sulla base della situazione esistente al momento della loro adozione.

Nel merito, il Consiglio ha sottolineato che la licenza per l’esercizio dell’attività di gioco risultava scaduta dal 2022 e che non era stata presentata alcuna richiesta di rinnovo. Inoltre, ha confermato che l’utilizzo del criterio della distanza in linea d’aria per individuare il raggio di interdizione dagli apparecchi da gioco non è illogico né sproporzionato, ed è coerente con quanto già affermato in precedenti pronunce in materia. ac/AGIMEG