La Giunta dell’Emilia Romagna guidata da Stefano Bonaccini, starebbe valutando di concedere una proroga di 5/6 mesi agli esercizi con slot per dare tempo ai gestori di spostare le attività o rinunciare al business. “Slot, ora Bonaccini pensa al rinvio sul distanziometro”: con questo titolo apre il pezzo il Fatto Quotidiano ricordando che: “Le Legge regionale del 2017 stabilisce che gli esercizi dove si gioca debbano essere a una distanza minima di 500 metri da luoghi sensibili come istituti scolastici, impianti sportivi o strutture ricettive per categorie protette”. L’ipotesi del rinvio ha scatenato una durissima reazione del Movimento 5 Stelle. “Se la Regione firmerà la proroga per l’entrata in vigore della sacrosanta legge contro l’azzardo, approvata anche grazie al nostro contributo, se ne assumerà le gravi responsabilità sociali: hanno tuonato il senatore Giovanni Endrizzi, e Davide Zanichelli, membro della Commissione Finanza. Duro anche Simone Bernini, candidato del M5S alla Presidenza della Regione. “hanno avuto tempo a sufficienza per mettersi in regola, basta regali alle lobby delle slot”. Ricordiamo che pochi giorni fa molti esercenti dell’Emilia Romagna avevano dato ad una importante iniziativa. “Facciamo sentire la nostra voce per l’ultima volta”. E ancora, “Ultima chiamata: a questo punto il futuro dipende dal vostro impegno”. Con questo appello tabaccai, baristi e titolari di corner scommesse dell’Emilia Romagna sono scesi in campo contro Stefano Bonaccini – il Governatore uscente che cerca la riconferma il 26 gennaio – e invitano tutti i clienti a non votarlo per difendere la libertà del gioco legale. In una locandina – che in questi giorni è stata affissa “in ogni bar, in ogni tabaccheria, in ogni sala dedicata, in ogni sala scommesse, in ogni sala da intrattenimento, in ogni punto gioco, in ogni circolo” – si spiega che con la legge regionale dell’Emilia e le distanze dai luoghi sensibili, circa il 90% dei locali saranno costretti a chiudere i battenti. E questo determinerà la perdita di 10mila posti di lavoro. Gli operatori erano scesi in piazza a inizio dicembre per chiedere uno slittamento di sei mesi, e Bonaccini aveva promesso una risposta entro Natale. Senza proroga – spiegano gli organizzatori dell’iniziativa – questi esercizi saranno costretti a chiudere del tutto o a licenziare la maggior parte del personale; e puntualizzano che si tratta di piccole attività, spesso a conduzione familiare, che hanno perso tutto il proprio valore e non possono essere riconvertite. Nella locandina, accanto al volto di Bonaccini viene raffigurato anche quello di Luigi Di Maio, leader del Movimento5Stelle che a livello nazionale ha varato diverse norme restrittive in tema di gioco pubblico. lp/AGIMEG