Nel corso del primo Sisal Talk, che si è tenuto a Milano presso la sede Sisal e dal titolo “L’innovazione come leva di un nuovo sviluppo sostenibile”, è andato in scena un panel che ha visto esponenti ed esperti confrontarsi in ambito di sostenibilità e innovazione.
“In Sisal ci siamo posti tanti obiettivi in tema di sostenibilità, è un tema a cui diamo tanta importanza, c’è un continuo confronto interno. Come azienda vogliamo andare tutti nella stessa direzione, Sisal racconta la sua sostenibilità da 15 anni e negli ultimi anni questo tema ha assunto sempre più importanza e impegno. Siamo consapevoli dell’importanza di comunicare il nostro impegno e il valore che diamo a questi obiettivi, guardiamo sempre agli impatti che nel breve e nel lungo periodo l’azienda può dare alle comunità. Parliamo di obiettivi in Italia e all’estero, dobbiamo rendere la sostenibilità concreta, mettere in atto azioni concrete per fare in modo che la sostenibilità abbia un impatto tangibile. L’inclusione è al centro della nostra strategia di sostenibilità, stiamo affrontando grandi cambiamenti, abbiamo tante donne che lavorano in Sisal e vogliamo aumentare la percentuale femminile in azienda. Infine anche l’ambiente è un argomento di grande importanza per noi, cerchiamo di diminuire il nostro impatto ambientale, anche gli impatti nascosti. E’ importante prendere consapevolezza per ridurre e compensare, è stato un ulteriore esercizio di sviluppo per noi”, il commento di Alessia Silvestro, Sustainability & ESG Reporting Manager di Sisal.
Presente anche Sergio Amati, presidente di IAB Italia: “C’è uno scarto tra percezione e realtà in ambito di digitale e sostenibilità. Dobbiamo capire che cosa davvero inquina, cosa davvero è inutile e crea poi problemi a livello climatico, ambientale. Anche mandare una semplice mail significa creare un problema a livello di sostenibilità, dobbiamo iniziare dalle piccole cose”.
“Viviamo in un periodo di grande fermento a livello tecnologico, di social network, digitale, ma spesso dietro a questi algoritmi che ormai governano il mondo si celano anche problemi che vanno affrontanti. La tecnologia è fondamentale ma va usata in modo corretto, per fare del bene, per un impegno sociale”, ha detto invece Stefano Silvestro, professore Graduate School of Management del POLIMI.
Intervenuta anche Laura Nacci, Direttrice Formazione SheTech: “Purtroppo ci sono ancora poche presenze femminili nelle aziende, notiamo ancora tante differenze tra uomini e donne in ambito lavorativo, professionale ed economico sia in Italia che in Europa – il suo allarme –. C’è ancora tanto lavoro da fare in tema di uguaglianze e inclusione, è fondamentale fare attività di formazione sulle donne facendole crescere nelle aziende”. lb/AGIMEG