Senato: Callipo (Sindacato SALFI). “Valutazione critica su esito accorpamento delle agenzie fiscali. La politica non ha fornito all’Aams gli strumenti per eseguire i compiti che gli ha affidato”

Senato: Callipo (SALFI) in audizione. “Valutazione critica su esiti accorpamenti agenzie fiscali”. Tra i temi trattati anche giochi pubblici e riforma catastale

Sebastiano Callipo, segretario generale del SALFI (Sindacato Autonomo Lavoratori Finanziari),ieri è stato ascoltato in audizione presso la Commissione Finanze del Senato. Dopo aver espresso un giudizio complessivamente positivo sulla legge di delega fiscale, Callipo ha  formulato una valutazione critica circa gli esiti degli accorpamenti delle agenzie fiscali. Ha infatti rivendicato “il ruolo strategico delle agenzie fiscali nella costruzione di un rapporto equilibrato tra il fisco e i contribuenti. Callipo ha poi aggiunto alcune considerazioni in ordine al modello convenzionale dei rapporti con il Ministero dell’economia e delle finanze  – a suo parere “da rivedere integralmente” –  ai temi della riforma catastale e dei giochi pubblici, nonché sulla funzione di equità sociale propria dell’amministrazione finanziaria e sullo stato delle relazioni sindacali. im/AGIMEG

Senato: Callipo (SALFI) in audizione al Senato. “ADM nel 2012 ha effettuato 28mila controlli”

“La mission dei Monopoli risiede sia nel comparto dei giochi, sia in quello dei tabacchi e si caratterizza nell’assicurare entrate erariali ad un livello compatibile con la tutela di altri interessi pubblici rilevanti, quali la tutela dei consumatori ed il contrasto all’illegalità”. Lo ha detto ieri nel corso dell’audizione informale che si è tenuta presso la Commissione Finanze del Senato, Sebastiano Callipo, segretario generale del sindacato Salfi. “Gli introiti riscossi nel 2012 per l’attività dei giochi ammontano ad oltre 8 miliardi” ha detto ancora Callipo, “e quelli delle accise, più iva sui tabacchi, ammontano a circa 15 mld di euro. In tema di controlli gli esercizi controllati ammontano a circa 28.000, le violazioni penali accertate a circa 530, le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria 528, i sequestri penali a n. 281, le violazioni amministrative accertate a circa 3.000, le misure cautelari adottate a circa 1.000. Gli effetti dei controlli di cui sopra, ammontano, nel 2012, a circa 45 mln di euro a titolo di imposta accertata e a circa 42 mln di euro per sanzioni applicate”.

Callipo ha quindi sottolineato che l’ADM, come altre Agenzie,  sia afflitta da “evidenti problematiche di sottorganico”. Ha chiesto inoltre di rivolgere  ”all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli” le stesse attenzioni “dedicate dal Governo all’Agenzia delle Entrate”. Inoltre ha puntualizzato che deve essere ripristinatala “legittimazione recentemente aggredita, sia mediaticamente, sia attraverso discutibili question time, specie in tema di legame tra il recupero del gettito evaso e parte variabile della remunerazione, ma soprattutto ascrivibili a pesanti tagli lineari di risorse finanziarie, nonché ai richiamati blocchi contrattuali, ma soprattutto, al costante definanziamento delle strutture che, coniugati alla carenza di riferimenti e sostegni ministeriali, ad attacchi da parte del cosiddetto ‘partito degli evasori’, hanno in parte reso ancor più pesante, complessa e delicata l’attività di un comparto, senza il quale anche la recente legge delega è destinata a non produrre gli effetti sperati”.gr/AGIMEG

Senato: Sindacato SALFI, “Sui giochi, la politica non ha fornito all’ Aams gli strumenti per eseguire i compiti che gli ha affidato”

“Insostenibile” il progetto una ”mega struttura amministrativa, come era l’ex Ministero delle Finanze, organizzata per dipartimenti, che si  occupavano di Entrate, Territorio, Dogane, Demanio e Commissioni  Tributarie”; sarebbe invece preferibile un “modello aziendale delle Agenzie Fiscali,  quali strutture specialistiche dotate di autonomia gestionale e finanziaria”. E’ quanto sostiene il Salfi in un documento depositato nel corso dell’audizione che si è tenuta ieri in Commissione Finanze al Senato. Il Salfi si rende conto che una simile operazione non possa essere definita una semplice “razionalizzazione della spesa, quanto piuttosto di una vera e  propria controriforma che ‘riporta indietro il pendolo della storia’, con  esiti tutt’altro che scontati”, e denuncia che  ”è mancata la volontà politica di  intervenire per correggere le criticità che nel frattempo si erano  manifestate, ed oggi si cercano “presunte” economie di scala, a scapito  della specializzazione e della misurata efficienza del settore.  Un grave errore che potrebbe risultare irreparabile per uno strategico  settore già destinatario di tanti interventi di carattere generale, ovvero  tutte le misure individuate per il pubblico impiego, che hanno depotenziato  lo strumento aziendale e che mettono a rischio gli importanti e qualificati  risultati attesi”. Ancora, l’operazione condotta con la spending review “appare “disallineata” rispetto alle analisi del Ministro  Giarda, incaricato della spending review, e che non ha coinvolto in alcun modo  esperti del settore, politici e non.  Altre sarebbero, a nostro parere, le sovrapposizioni su cui intervenire e quindi  molto si potrebbe fare ed ottenere, ad esempio, sul versante del coordinamento tra Agenzie Fiscali e Guardia di Finanza, oppure sulla coesistenza operativa di Agenzie  e Inps nella riscossione delle entrate”.

In questo discorso, il Salfi fa anche riferimento “al delicato settore dei giochi che richiede il massimo grado di attenzione  e per questo era stata prevista, per legge, la nascita di una specifica Agenzia”. E continua: “appaiono perlomeno ingenerose le accuse rivolte ai Monopoli  sul versante dell’efficienza nel contrasto ai giochi illeciti, nella misura in cui  l’Autorità politica non ha fornito alla struttura gli idonei strumenti per esercitare i  compiti assegnati, ovvero la struttura doveva ancora ‘decollare’”.  Secondo il Salfi, quindi, è il caso di affidare alle Dogane – oltre alle competenze che aveva in origine – anche la  gestione delle accise sui tabacchi, attualmente in capo ai Monopoli. “Il  settore Giochi, calato come una specie di “corpo estraneo” all’interno di una  organizzazione gestita, al centro, per funzioni omogenee (gestione del tributo – accertamento- controllo, etc.), finirebbe per essere un’attività gestita quasi in  subappalto, anche alla luce del meccanismo di azione sul territorio, incentrato sullo  strumento della Convenzione con la Guardia di Finanza”. gr/AGIMEG