“Stiamo valutando con la sindaca l’opportunità di un altro provvedimento che interessi direttamente i saloni da gioco”. E’ quanto ha detto la vicepresidente della commissione Commercio M5s Sara Seccia in merito all’ordinanza del Comune di Roma firmata dalla sindaca Virginia Raggi che limita ad otto ore giornaliere il funzionamento degli apparecchi da gioco. “Intervenire è molto complesso. L’aspetto non è disciplinato”, ha aggiunto Seccia riguardo al fatto che le sanzioni – tra i 150 e i 450 euro – previste dall’ordinanza non scoraggiano le grandi sale a rimanere aperte h24. A Roma l’ipotesi di porre dei limiti anche agli orari di apertura delle sale giochi è al vaglio della maggioranza. Così come eventuali incentivi fiscali per coloro che decidono di rinunciare alle slot. Inoltre, verrà ultimato a breve dal dipartimento Commercio il censimento dei luoghi sensibili. “La nostra priorità è la tutela della salute dei soggetti vulnerabili e abbiamo tutte le intenzioni di fare molto di più. Anche un’ordinanza che impedisca aperture h24 delle grandi sale”, ha detto Sara Seccia in un’intervista a RomaToday. Intanto, sono ancora pochi i controlli volti a verificare il rispetto dell’ordinanza sui limiti orari degli apparecchi e del regolamento che fissa il distanziometro dai luoghi sensibili: 150 quelli effettuati dallo scorso giugno sul rispetto dell’ordinanza dei limiti orari, con 67 violazioni riscontrate, e 57 sul rispetto delle distanze nei nuovi esercizi, secondo il report fornito alla commissione Commercio dai dirigenti della Polizia locale. “Ci sono delle difficoltà riscontrate nel passaggio dell’iter autorizzativo che precede le verifiche sul posto e nei controlli delle distanze. Ci stiamo attrezzando per fare di più”, ha continuato. cdn/AGIMEG