Gravina (FIGC): “Ci sono priorità più incisive da sottoporre al Governo rispetto a quelle della Lega di A su riapertura contratti con concessionari scommesse e nuovo totocalcio”

“Noi abbiamo una stella polare, è il decreto del Governo che ha fissato al 3 aprile il primo, provvisorio traguardo. Quella data, per ora, fa fede”. E’ quanto ha detto Gabriele Gravina, presidente della FIGC che ha rilasciato un’intervista per Il Giornale in cui esprime il suo pensiero sulla ripresa degli allenamenti, del campionato italiano e su un eventuale taglio agli stipendi dei calciatori. Sulla ripresa del campionato, ha detto “andrebbe bene anche il 20 maggio, valutando la ricaduta sul calendario internazionale. È la mia, la nostra, speranza: significherebbe avere la possibilità di rialzare la serranda del calcio italiano e offrire al Paese la spinta emotiva per recuperare il senso della vita normale”. “Stiamo attraversando un’emergenza storica, una crisi mai vissuta prima se non durante la seconda guerra mondiale, la realtà esige provvedimenti che rispondano ai criteri della solidarietà e della sopravvivenza del calcio”, ha detto. Tra le proposte della Lega di A per recuperare risorse anche un nuovo totocalcio e firmare contratti con agenzie di scommesse, “prima riflessione: facciamo in modo di non ingolfare il tavolo per dare priorità a proposte più incisive da sottoporre al governo. Secondo avviso: il calcio chiederà provvedimenti che potrebbero non avere impatto sulle casse dello Stato”. cdn/AGIMEG