“Il comma 936 della Stabilità 2016 prescrive che entro il 30 aprile 2016, in sede di Conferenza unificata Stato – Regioni – Enti locali, siano definite ‘le caratteristiche dei punti vendita dove si raccoglie gioco pubblico, nonché i criteri per la loro distribuzione e concentrazione territoriale, al fine di garantire i migliori livelli di sicurezza per la tutela della salute, dell’ordine pubblico, della pubblica fede dei giocatori e dei soggetti economici e prevenire il rischio di accesso dei minori di età’. Oggi, a 100 giorni esatti di calendario dal termine stabilito nella legge, nelle riunioni previste per i giorni 4 febbraio 3 marzo 24 marzo 14 aprile all’ordine del giorno non esiste traccia dell’argomento la cui definizione si rende indispensabile per la predisposizione del bando. Senza accordo Stato-Regioni, quindi, ADM è impossibilitata a emanare la gara come previsto dal comma 932 della stessa legge”. Lo scrive Maurizio Ughi, amministratore unico Obiettivo 2016, spiegando che “l’impressione del settore è che questa ‘furbata’ legislativa sia stata prevista al fine di ‘sollevare’ ADM e i relativi dirigenti da responsabilità amministrative. Allo stesso tempo il Governo, che ha il compito di agire, a oggi non agisce. Quindi è evidente l’intenzione di ignorare la questione procrastinando il possibile scontro Stato-Regioni al fine di evitare ‘pericolose’ polemiche con conseguente perdita di consensi in vista delle elezioni amministrative. Così facendo, però, si aprirà la strada a nuovi contenziosi tra lo Stato Italiano e la Corte di giustizia Europea. Mettere ordine al settore e alle relative regole sarà quindi rimandato. Ormai lo sappiamo, sine die! Prima o poi, però, il responsabile sarà scoperto!”. dar/AGIMEG