Per il Tar Sicilia il diniego da parte della Questura di rilascio di licenza di pubblica sicurezza non può essere motivato da pregiudizi che riguardano un’attività di scommesse precedente alla sanatoria prevista per i bookmaker senza concessione. Per questo motivo il Tar Sicilia ha annullato il decreto di diniego firmato dalla Questura di Gela nei confronti dell’amministratore e del socio di una sala scommesse. La contestazione del reato di gioco abusivo pre-sanatoria “non preclude il rilascio della licenza”. Il Collegio, infatti, fa presente che “non si poteva tenere conto” di una tale circostanza in quanto verificata prima dell’entrata in vigore della legge di stabilità 2015, che ha introdotto la procedura di emersione per i bookmaker non autorizzati. Per il Tar irrilevanti anche i rapporti di parentela con un soggetto indagato (e poi assolto) per una vicenda penale, così come le “sporadiche frequentazioni con soggetti controindicati”. lp/AGIMEG