“Per quanto riguarda il comparto delle scommesse sportive, solo nel 2019 le 10 partite della Nazionale A maschile hanno prodotto una raccolta media per evento pari a oltre 2,5 milioni di euro (con un gettito erariale pari a 0,7 milioni), in confronto agli 0,5 milioni prodotti dalla Nazionale di basket, agli 0,1 di quella di pallavolo e agli 0,01 di quella di rugby. È riscontrabile anche un importante differenziale nella raccolta derivante dai Grandi Eventi per Nazionali 2019: nella top 10 si collocano 7 competizioni calcistiche e 3 di altri sport; in testa alla classifica si posizionano i Campionati Europei Under 21 2019, con 62,5 milioni di raccolta e 1,7 milioni di gettito erariale, seguito dai Mondiali di calcio femminile (53,1 milioni di euro di raccolta e gettito erariale pari a 1,5 milioni) mentre la prima competizione sportiva non calcistica (Mondiali di Basket) si posiziona al sesto posto in questo speciale ranking, con 21 milioni di raccolta e 0,6 milioni di gettito erariale”. E’ quanto sottolinea la Relazione di attività 2019 della FIGC, processo di reporting annuale nato nel 2015 e sviluppato attraverso la redazione di specifici Rapporti di attività da parte delle diverse ‘aree di funzione’ della Federazione. “Il corso per Direttore Sportivo ha fornito, attraverso un percorso di 144 ore di lezione, i necessari presupposti formativi e culturali per le attività concernenti l’assetto organizzativo e amministrativo delle società, comprendendo la gestione dei rapporti fra società e calciatori o tecnici, nonché la conduzione di trattative con altre società sportive. Il corso ha visto la presenza di molti nomi noti del calcio italiano come il vicecampione europeo nel 2012 Antonio Cassano, Sergio Pellissier e Alessandro Lucarelli, ma anche Elisabet Spina, la prima donna ad abilitarsi con il massimo dei voti sempre a Coverciano – come allenatrice professionista UEFA A, insieme all’ex consigliere del Settore Giovanile e Scolastico della FIGC, Simone Farina, che nel 2011 denunciò un tentativo di match fixing, ricoprendo così un ruolo determinante nell’inchiesta sul calcioscommesse”, aggiunge. “La FIGC nel 2019 ha anche proseguito nel suo impegno per la tutela dell’integrità delle competizioni. Nel mese di marzo sono state organizzate 2 sessioni di formazione riservate alle Nazionali partecipanti alle Fase élite dell’Europeo Under 19 maschile e Under 17 femminile in programma in Italia. Il programma ha interessato 8 diverse Nazionali e circa 200 tra ragazzi e ragazze. Con un unico messaggio: tolleranza zero contro il match-fixing e occhi aperti sui rischi della manipolazione delle partite. Nel maggio 2019 si è anche svolta una sessione dedicata alla Nazionale italiana femminile, al fine di condividere le linee guida volute dalla FIFA per contrastare il fenomeno del match fixing, al fine di relazionare sui rischi connessi all’attenzione della criminalità organizzata sul giro di affari delle competizioni internazionali (il turnover sulle scommesse al Mondiale di Francia è stato il più alto di sempre nella storia della Coppa del Mondo femminile; solo in Italia sono stati movimentati 53,1 milioni di euro, il secondo miglior dato dopo quello dei Campionati Europei Under 21 2019 che hanno toccato i 62,5). Nell’ottobre 2019 i programmi di formazione della FIGC sul tema del match-fixing hanno infine coinvolto le 100 ragazze che hanno partecipato alla UEFA Women’s Under 19 Qualifying Round, in programma proprio in Italia. Nel corso del 2019, la governance federale ha dato seguito anche alla gestione di tutti gli altri principali temi di riferimento connessi al proprio impianto normativo, a cominciare dalla pubblicazione del nuovo Statuto federale, adeguato in base ai nuovi principi emanati dal CONI. Lo Statuto, in particolare, prevede una nuova maggioranza richiesta per le modifiche statutarie, la modifica del vincolo sportivo, la reintroduzione della figura del Segretario Generale (al posto del Direttore Generale), la determinazione del divieto di scommesse per tutti i tesserati e la tutela della maternità per le calciatrici, insieme alla previsione della rappresentanza di genere in Consiglio federale e alla disposizione del limite di 3 mandati per il Presidente e gli organi direttivi”, continua. “Il nuovo Codice di giustizia sportiva disciplina in modo rigoroso le fattispecie dei comportamenti rilevanti sul piano disciplinare e regola l’ordinamento processuale sportivo nonché lo svolgimento dei procedimenti innanzi agli organi del sistema della giustizia sportiva della FIGC. Il Codice non si applica ai procedimenti relativi alle violazioni delle norme sportive antidoping, nonché agli organi competenti per l’applicazione delle corrispondenti sanzioni. Si applica alle società, ai dirigenti, agli atleti, ai tecnici, agli ufficiali di gara e ad ogni altro soggetto che svolge attività di carattere agonistico, tecnico, organizzativo, decisionale o comunque rilevante per l’ordinamento federale. Il Codice si applica, inoltre, ai soci e non soci cui è riconducibile, direttamente o indirettamente, il controllo delle società, alle persone comunque addette a servizi delle società stesse e a coloro che svolgono qualsiasi attività all’interno o nell’interesse di una società o comunque rilevanti per l’ordinamento federale. Il Codice prevede anche l’attenuazione della responsabilità oggettiva in presenza di comportamenti virtuosi delle società, la certezza dei tempi dei giudizi e celerità dei procedimenti, anche grazie alla previsione della perentorietà dei termini, nonché la sistematizzazione e il riordino delle norme, il divieto di scommesse in ambito dilettantistico e giovanile e l’introduzione dei principi del processo sportivo (diritto alla difesa, parità delle parti e giusto processo)”, prosegue. Sul calcio, sottolinea: “Di grande rilevanza anche l’impatto di questo sport nel settore dei giochi pronostici, e in particolare delle scommesse sportive (comparto nel quale il calcio incide da solo rispetto agli altri sport per oltre il 70% del movimento netto prodotto; nella classifica dei 50 eventi sportivi con maggior raccolta nella storia delle scommesse figurano unicamente partite di calcio); solo tra il 2006 e il 2019 la raccolta delle scommesse sul calcio è aumentata di quasi 5 volte, passando da 2,1 a 10,4 miliardi di euro e, nel medesimo periodo, il relativo gettito erariale è passato da 171,7 a 248,5 milioni di euro (il secondo sport, ovvero il tennis, non supera i 60,6 milioni, mentre il basket si ferma a 23,6)”. “Le altre misure sono state incluse dal Governo all’interno del cosiddetto “Decreto Rilancio” di maggio. Sono state 5 in particolare, le determinazioni entrate nell’articolato del decreto governativo licenziato dal Consigli dei Ministri, che hanno un diretto impatto sul movimento calcistico: 1) l’ulteriore rinvio dei pagamenti contributivi e fiscali al mese di settembre; 2) la sospensione dei canoni di locazione e dei diritti di superficie per gli impianti sportivi (anche di Serie A); 3) il riconoscimento della Cassa Integrazione per i contratti dei lavoratori sportivi fino ad un massimo di 50.000 euro lordi; 4) l’istituzione del Fondo Salva Sport con una quota percentuale sul totale della raccolta per le scommesse sportive; 5) l’abbreviazione dei gradi e dei tempi della giustizia sportiva (direttamente il Collegio di Garanzia dello Sport e successivamente il Tar e il Consiglio di Stato) in caso di contenziosi generati dalle decisioni che sono possibili adottare in deroga alle vigenti disposizioni dell’ordinamento federale sulla determinazione delle classifiche in caso di interruzione dei campionati della stagione 2019-2020 e quindi sulla determinazione degli organici per la stagione 2020-2021”, conclude. cdn/AGIMEG