“Abbiamo chiesto l’assoluzione per i nostri clienti perché non vi erano evidenze di sorta che facessero intermediazione tra i bookmaker non autorizzati ed i clienti”. E’ quanto ha dichiarato ad Agimeg l’avvocato difensore dei gestori dell’internet point, Carmen Augello, in merito alla sentenza del Tribunale di Agrigento che ha assolto gli esercenti perché ‘il fatto non sussiste’.
I fatti
La vicenda risale a qualche anno fa, quando la Guardia di Finanza ha accertato che all’interno del locale venivano accettate scommesse su due siti senza concessione italiana. Le forze dell’ordine hanno quindi sequestrato le apparecchiature presenti nel locale e posto i sigilli all’esercizio.
La sentenza di assoluzione
“Le motivazioni della sentenza di assoluzione da parte del Tribunale di Agrigento per i due gestori dell’internet point di Canicattì non sono ancora note e verranno rese pubbliche solo tra 90 giorni”, ha continuato l’avvocato Augello. “A conferma del fatto che non ci sia stata intermediazione, non c’è mai stato un pagamento di premi o similari, ma solo la messa a disposizione dei computer e di altre apparecchiature che i clienti utilizzavano in modo autonomo. Pensiamo – ha concluso – che possa essere questa la ragione della sentenza favorevole, poiché la giurisprudenza si è espressa numerose volte in tal senso nel corso degli ultimi anni”. ac/AGIMEG