L’attenzione del settore del gioco è stata catalizzata dall’ordinanza interlocutoria emessa ieri dalla Corte di Cassazione in merito al ricorso di un PVR di Torino che aveva subito una sanzione da 20mila euro per la presenza di due personal computer a navigazione libera all’intero del locale che era adibito in modo promiscuo a bar e internet point.
La Cassazione ha sollevato criticità nella interpretazione ed applicazione dell’articolo 7 comma 3/quater del decreto Balduzzi, perché tra le varie questioni di importanza nomofilattica ha ad esempio segnalato il corretto significato normativo da attribuire alla nozione di apparecchiatura e ha specificato che dovrà essere chiarita la distinzione tra la semplice messa a disposizione dell’apparecchiatura e la concreta utilizzabilità che ne viene fatta.
Ecco la sentenza integrale. ac/AGIMEG