Due le interrogazioni riguardanti il settore del gioco presentate alla Camera e rivolte al Ministro dell’economia e delle finanze. Nello specifico il deputato Martinciglio (M5S) chiede “se il Ministro intenda intraprendere opportune iniziative legislative dirette a prorogare le concessioni in materia di scommesse su rete fisica attualmente in scadenza il 30 giugno 2022 o, in caso contrario, quali siano le ragioni che ostano a un tale intervento”. Mentre i deputati Sani, Buratti e Fragomeli (PD) chiedono “se ritenga opportuno adottare, nel primo provvedimento utile, e comunque non oltre il 29 giugno 2022, le adeguate iniziative per prorogare le concessioni di raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi compresi gli eventi simulati, al fine di garantire la continuità delle attività degli operatori del settore, le entrate erariali da essa derivanti e tutelare la legalità, in attesa dell’annunciata riforma organica del settore”.
Ecco i testi integrali:
MARTINCIGLIO. — Al Ministro dell’economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
il comparto del gioco legale in relazione al quale l’Agenzia delle accise delle dogane e dei monopoli assicura il presidio dello Stato garantendo contemporaneamente gli interessi dell’Erario, la tutela del cittadino e la gestione del mercato delle concessioni e degli atti regolamentari, costituisce un comparto importante della nostra economia in termini di volumi d’affari, forza lavoro occupata, fatturato e gettito erariale per svariati milioni di euro tra imposte e oneri accessori; gli operatori economici del settore denunciano da tempo importanti criticità, in particolar modo l’instabilità del sistema concessorio in materia di scommesse su rete fisica e on line che impedisce, nei fatti, agli operatori economici una razionale pianificazione industriale; a oggi, infatti, il settore è ancora in attesa della proroga delle concessioni in materia di scommesse su rete fisica attualmente in scadenza al 30 giugno 2022, secondo quanto previsto, dal decreto-legge cosiddetto « Cura Italia » e dai successivi provvedimenti che hanno prorogato lo stato d’emergenza incidendo direttamente sul ter- mine della durata delle predette concessioni, a differenza delle concessioni in materia di scommesse on line, per le quali sono intervenute alcune sentenze del TAR (su tutte cfr. TAR Lazio n. 11448/2021) che ne hanno prorogato il termine ultimo; la proroga ex lege perseguirebbe interessi pubblici, prima ancora che privati, in quanto garantirebbe la continuità delle entrate erariali nonché la tutela dei giocatori e della fede pubblica supportando le azioni di contrasto al gioco illegale; vanno considerate la mancata indizione da parte dell’Agenzia delle accise, dogane e monopoli di una gara per la selezione, mediante procedura aperta, competitiva e non discriminatoria, delle concessioni per la commercializzazione dei suddetti giochi in tempo utile, nonché la prossimità della scadenza prevista al 30 giugno 2022 –: se il Ministro intenda intraprendere opportune iniziative legislative dirette a prorogare le concessioni in materia di scommesse su rete fisica attualmente in scadenza il 30 giugno 2022 o, in caso contrario, quali siano le ragioni che ostano a un tale intervento.
SANI, BURATTI e FRAGOMELI. — Al Ministro dell’economia e delle finanze. —Per sapere – premesso che:
le concessioni per la raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, compresi gli eventi simulati, scadute nel giugno del 2016, sono state negli ultimi anni soggette a diverse proroghe di carattere tecnico, resesi necessarie per garantire la continuità delle attività della raccolta delle scommesse, in vista dell’attesa riforma del settore del gioco pubblico; l’articolo 103, comma 2, del decretolegge 17 marzo 2020, n. 18, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 aprile 2020, n. 27, cosiddetto decreto Cura Italia, come da ultimo modificato dall’articolo 3-bis, comma 1, lettera a), del decreto-legge 7 ottobre 2020, n. 125, convertito, con modificazioni, dalla legge 27 novembre 2020, n. 159, ha definito un nuovo quadro per garantire le proroghe delle concessioni a titolo non oneroso, in relazione allo stato di emergenza, prevedendo una proroga per i novanta giorni successivi alla cessazione dello stato di emergenza; l’articolo 1, comma 1, del decretolegge 24 dicembre 2021, n. 221, convertito, con modificazioni, dalla legge 18 febbraio 2022, n. 11, ha disposto la cessazione dello stato di emergenza al 31 marzo 2022; conseguentemente il termine ultimo di validità delle concessioni è fissato al 29 giugno 2022; al momento, quindi, in assenza di un intervento legislativo che preveda un’ulteriore proroga si assisterebbe a partire dal 30 giugno 2022 a un’interruzione dell’attività di raccolta legale delle scommesse nei negozi e nei punti gioco, che avrebbe, oltre al danno per l’erario, gravissime ripercussioni sul fronte della legalità nel settore del gioco in quanto di fatto l’offerta di scommesse sul canale fisico potrebbe divenire oggetto del mercato illegale gestito dalla criminalità organizzata; è attesa l’emanazione del disegno di legge delega, annunciato dal Governo, sul riordino del settore del gioco pubblico, già previsto tra i disegni di legge collegati alle ultime quattro leggi di bilancio e dichiarato quale collegato alla decisione di bilancio, a completamento della manovra di bilancio 2023-2025, anche nel Documento di economia e finanza 2022 –: quali siano in tempi per l’emanazione del disegno di legge delega, annunciato dal Governo, sul riordino del settore del gioco; se ritenga opportuno adottare, nel primo provvedimento utile, e comunque non oltre il 29 giugno 2022, le adeguate iniziative per prorogare le concessioni di raccolta delle scommesse su eventi sportivi, anche ippici, e non sportivi, ivi compresi gli eventi simulati, al fine di garantire la continuità delle attività degli operatori del settore, le entrate erariali da essa derivanti e tutelare la legalità, in attesa dell’annunciata riforma organica del settore. cdn/AGIMEG