DEF 2022, Martinciglio (M5S): “Nel 2022, significativo recupero degli incassi rispetto allo scorso anno per Lotto e attività di gioco”

“A completamento della manovra di bilancio 2023-2025, con riferimento agli ambiti di interesse della Commissione Finanze, il Governo dichiara quali collegati alla decisione di bilancio: (…) DDL riordino settore dei giochi”. E’ quanto sottolineato da Vita Martinciglio (M5S), relatrice, in VI Commissione Finanze alla Camera riguardo al Documento di economia e finanza 2022.

“Con riferimento all’andamento degli incassi dello Stato nel 2021, riportata nella sezione II, esse sono state, nel complesso, pari a 497.925 milioni (453.877 milioni nel 2020), con una variazione positiva di 44.048 milioni determinata, principalmente, dall’andamento particolarmente favorevole del gettito delle imposte indirette. (…) Relativamente alle altre imposte dirette l’incremento di gettito (+2.115 milioni) è da attribuire, principalmente, all’aumento delle entrate derivanti dalle imposte sostitutive sui redditi da capitale e sulle plusvalenze sui redditi delle persone fisiche, e di quelle sui redditi per la rideterminazione dei valori di acquisto di partecipazioni. Il comparto delle imposte indirette ha registrato un andamento particolarmente positivo (+29.912 milioni), quale conseguenza di un incremento generale delle relative categorie di imposta. (…) Il gettito relativo alla categoria Lotto, lotterie ed attività di gioco ha registrato un marcato incremento (+1.931 milioni), determinato dall’aumento di gettito proveniente dal gioco del lotto e superenalotto (1.958 milioni); in lieve contrazione, invece, le altre entrate della categoria (-27 milioni), nelle quali sono ricompresi gli incassi derivanti dal prelievo unico erariale sugli apparecchi di gioco, che confermano l’andamento negativo (-168 milioni) dovuto alle limitazioni di gioco imposte per il protrarsi della situazione emergenziale. Le imposte relative ai generi di monopolio si contraddistinguono per una crescita del relativo gettito, seppure modesta (+170 milioni)”, ha aggiunto.

“Per quanto riguarda il 2022 per le imposte dirette, la stima degli incassi attesi è caratterizzata da un generale aumento, per complessivi 18.247 milioni. Si stimano significativi incrementi di gettito per l’IRPEF (+5.206 milioni), l’IRES (+4.613 milioni) e per le altre imposte dirette (+9.216 milioni); di contro, è prevista una flessione degli incassi derivanti dalle ritenute sui redditi di capitale (-788 milioni) rispetto ai risultati positivi che le hanno caratterizzate nel corso del 2021. Per le imposte indirette si stima un andamento complessivamente più favorevole rispetto al 2021 (+17.355 milioni), in particolare per la categoria degli Affari, per effetto dell’andamento positivo di gettito previsto per l’IVA (+13.508 milioni) e per le altre imposte ricomprese nella medesima categoria. Un contenuto incremento di gettito è atteso per le principali imposte sulla produzione, quali le accise sugli olii minerali (+33 milioni) e le accise sul gas metano (+61 milioni). Per la categoria del lotto e delle attività di gioco, si stima un significativo recupero degli incassi rispetto ai risultati conseguiti nel 2021 (+2.877 milioni). In lieve flessione, al contrario, gli incassi relativi alle entrate da monopoli (-36 milioni)”, ha sottolineato.

Un andamento crescente viene riscontrato anche rispetto alle entrate per contributi sociali che registrano, nel 2021, un incremento del 6,7 per cento rispetto al 2020 (245 miliardi di euro rispetto a 230 miliardi del 2020), anch’esso attribuito prevalentemente al progressivo miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro. Con riferimento al comparto delle imposte indirette (+13,8 per cento rispetto al 2020), il DEF afferma che il gettito IVA sugli scambi interni mostra una maggiore dinamicità per effetto sia dell’aumento dell’inflazione, sia della domanda interna, e che il gettito dell’IVA sulle importazioni torna a registrare tassi di variazione fortemente positivi, come conseguenza della ripresa dei volumi di acquisto dall’estero e della forte salita dei prezzi all’importazione. La variazione risulta positiva anche in relazione ad anche altre tipologie di tributi, quali le accise, le imposte sostitutive, le tasse automobilistiche e le imposte su lotto e lotterie. Si legge nel Dossier del Servizio Studi e del Servizio di Bilancio. cdn/AGIMEG