Francia, gli Europei hanno spinto la raccolta delle scommesse al livello record di 137 milioni di euro (i mondiali del Brasile di due anni prima si erano fermati a 109 milioni), ma i 12 bookmaker autorizzati Oltralpe hanno incassato appena 630mila euro. A fare i conti ci pensa l’AFJEL – Association Française du Jeu en Ligne, l’associazione che riunisce le compagnie di gioco online – secondo cui in vincite sono stati restituiti 115 milioni, altri 13 verranno pagati in tasse, la Uefa ne incasserà 1,37, e circa 7 milioni sono stati investiti in campagne pubblicitarie. In totale fanno 136,37 milioni. In sostanza i bookmaker hanno incassato lo 0,45% della raccolta, ma si tratta ovviamente di una cifra lorda, da cui devono sottrarre le spese operative. L’AFJEL torna così a chiedere una revisione dell’impianto normativo, i primi passi dovrebbero essere l’introduzione del prelievo sul margine – e non sulla raccolta – e l’ampliamento dell’offerta, a iniziare dal lancio dei casino games. Oltre a rendere sostenibile il mercato legale, questi passaggi tutelerebbero anche quei consumatori che ora giocano su siti non autorizzati. Secondo l’AFJEL, il mercato illegale ottiene in Francia un margine tra i 500 e i 700 milioni, aggredendo questa sacca lo Stato potrebbe incassare un maggior gettito tra i 140 e i 400 milioni. rg/AGIMEG