Sale giochi, Roma: raffica di sanzioni per il mancato rispetto dei limiti orari. La protesta degli esercenti: “L’importo non corrisponde a quanto previsto dall’Ordinanza comunale”

Pioggia di sanzioni a Roma per l’inosservanza dei limiti orari per il funzionamento degli apparecchi da intrattenimento. I vigili urbani della Capitale hanno provveduto a comminare diverse sanzioni a sale giochi che non hanno rispettato i limiti orari, ma gli esercenti hanno fatto notare che la multa imposta (in molti casi di 5mila euro in su) sia superiore di quella prevista dall’Ordinanza comunale che ammonta ad un minimo di 150 euro fino ad un massimo di 450 euro.

Ciò trova conferma nel passaggio dell’Ordinanza del 26 giugno 2018 di Roma Capitale in cui viene prescritto che “le violazioni delle disposizioni e delle prescrizioni siano punite con la sanzione amministrativa pecuniaria prevista dall’art. 7 bis comma 1-bis del D. Lgs. 267/2000 del pagamento di una somma da € 150,00 ad € 450,00, da applicare secondo i principi di cui alla L. 689/1981”.

Gli operatori di gioco capitolini hanno quindi rilevato che i vigili stanno applicando le sanzioni previste dalla Legge Regionale sul gioco della Regione Lazio 5/2013 per la violazione del divieto di pubblicità (Art. 7 della Legge Regionale) e del distanziometro (Art. 4 Comma 1) in cui sono previste sanzioni da € 5.000,00 fino a € 15.000,00. Dunque, sembra esserci un errore materiale da parte della Polizia Locale che sta adottando una sanzione diversa rispetto a quella prevista per l’inosservanza dei limiti orari. ac/AGIMEG