Un nuovo provvedimento del Ministero dell’Interno mira a rafforzare i livelli di sicurezza all’interno e nei pressi di locali pubblici come sale giochi, bar, discoteche e strutture ricettive. Tra le misure previste figurano l’introduzione di una figura incaricata della sicurezza, l’obbligo di videosorveglianza, un’attenzione particolare all’illuminazione degli spazi e l’attuazione di un vero e proprio codice comportamentale destinato alla clientela. Tali disposizioni, contenute in un decreto emanato il 25 gennaio scorso e di cui il Viminale sta indicando le linee guida, sono finalizzate a ridurre il rischio di episodi di illegalità e a migliorare la collaborazione tra operatori privati e istituzioni.
Il provvedimento, che non è vincolante ma può incidere sulle valutazioni delle autorità competenti in caso di violazioni, introduce criteri più stringenti soprattutto per gli esercizi legati al gioco pubblico. Le agenzie di scommesse, le sale VLT e i Bingo, ad esempio, dovranno dimostrare di aver adottato adeguati protocolli interni se intendono evitare sospensioni o chiusure imposte dalla questura. Come ha appreso Agimeg da fonti istituzionali, verranno prese in considerazione l’attivazione di sistemi di controllo, l’attenzione alla prevenzione e l’adesione volontaria al pacchetto di regole come elementi attenuanti in sede di valutazione.
Particolare rilievo viene dato anche alla tutela dei minori, con l’obbligo per i gestori di verificare l’età degli avventori e di impedire loro l’accesso agli apparecchi da intrattenimento. Le nuove regole richiedono inoltre la rimozione delle macchine prive di strumenti tecnici in grado di bloccare l’utilizzo da parte dei minori, in linea con l’imminente introduzione delle slot Awpr previste dal futuro bando di settore.
Sul piano operativo, i sistemi di sorveglianza potranno essere gestiti direttamente dal personale addetto o affidati ad agenzie di vigilanza, nel rispetto delle norme in materia di privacy. Infine, il “cliente modello” dovrà rispettare alcune regole di comportamento: divieto di introdurre oggetti pericolosi, obbligo di mantenere il decoro dell’ambiente, attenzione alle uscite di sicurezza e rispetto della quiete pubblica nelle aree adiacenti. Il Ministero, dal canto suo, si attende che i gestori diventino un presidio attivo contro fenomeni abusivi, contribuendo così a una gestione più sicura e trasparente del comparto. lp/AGIMEG