Saccardi (Ass. Salute Toscana): “La Regione ha investito più di 3 milioni di euro nella prevenzione e nel contrasto del Gap”

“Abbiamo un termine per capire lo sviluppo tecnologico che ha impattato con numeri rilevanti sui flussi finanziari che investono i luoghi o nel cambiamento che ha prodotto. Ha portato ad un cambiamento merceologico e strutturale. La dipendenza non è un evento non voluto. E’ l’effetto principale. Il fine delle operazioni di marketing è finalizzare il cliente per vendere un prodotto”. Sono le parole di Marco Dotti, Movimento No Slot e docente Università di Pavia, nel corso di un convegno sul gioco patologico a Firenze. “Oltre 3 milioni di euro sono stati investiti dalla Regione nella prevenzione e nel contrasto del gioco patologico, nella formazione degli operatori e nel monitoraggio del fenomeno”, ha scritto in un messaggio l’assessore alla Salute della Regione Toscana, Stefania Saccardi. “La messa in sicurezza del territorio è un nostro compito e la dipendenza da gioco si intreccia con questa. Siamo di fronte a un fenomeno che riguarda tutte le categorie di persone e per cui c’è bisogno di dare risposte. Non è però un fenomeno che può essere arginato solo dalla repressione. La prevenzione è fondamentale”, ha aggiunto il prefetto di Firenze, Laura Lega. “Tra le strategie di intervento più efficaci nella prevenzione del gioco patologico c’è la riduzione dell’offerta. Bisognerebbe invece puntare sulla prevenzione del gioco tra i più giovani, per ridurre la domanda. La limitazione della densità dei luoghi, invece, non sembra avere avuto un grande impatto”, ha continuato il coordinatore dell’Osservatorio di epidemiologia dell’agenzia regionale di sanità della Toscana, Fabio Voller. lp/AGIMEG