Rosato (Azione): “Contrario a normative locali su un settore come il gioco che opera in concessione statale”

Si è svolto al Senato l’evento “Comunicare il gioco responsabile: gli obblighi degli operatori nel gioco legale”, presso la Sala dell’Istituto di Santa Maria in Aquirio. Moderatore del convegno Giuseppe Volpe, managing partner di Cuiprodest. Tra i relatori presente anche l’onorevole Ettore Rosato, Vicesegretario di Azione.

“Penso che il gioco sia un tema che viene discusso molto più con la pancia che con la testa. Questo tipo di approccio non porta mai da nessuna parte. Ovviamente, è chiaro che esiste un problema di gioco d’azzardo patologico ma va affrontato prevenendo e curando questa patologia attraverso un’alleanza tra lo Stato e l’operatore di gioco che svolge la sua attività in concessione statale”, ha detto.

“C’è da notare che ormai c’è un trasferimento del gioco fisico verso quello digitale, come in tutti gli altri settori economici. Ciò va considerato sia sotto l’aspetto delle entrate erariali sia per contrastare eventuali rischi di sviluppare patologie. Inoltre, non va sottovalutato il contrasto all’illegalità che molto spesso sa inserirsi anche online. Se facessimo un’analisi di quanto spendono i giovani sui vari giochi online, cosiddetti pay to win, che non è diversa dal gioco d’azzardo senza che ci sia nessuna regolamentazione. È un terreno su cui dobbiamo intervenire.Senatore Massimo Garavaglia Presidente Comm. Finanze Stato, Onorevole Ettore Rosato Vicesegretario Azione, Adele Minutillo Ricercatrice Centro Naz. Dipendenze ISS

La normativa sul gioco legale – ha aggiunto Rosato – deve essere coerente. Per principio, sono contrario a normative locali su questi temi poiché le concessioni sono a livello nazionale. È necessaria una unica norma nazionale, altrimenti si crea una frammentazione legislativa inefficace. Dobbiamo ritornare ad avere coraggio e fare una norma nazionale”.

“Bisogna costruire un’alleanza seria con gli operatori perché il giocatore patologico non arricchisce il sistema, ma lo indebolisce.

Il tema del gioco illegale viene sempre trascurato, ma è il paradiso della criminalità organizzata poiché lo usa per riciclare i suoi proventi. Ci vuole la consapevolezza che la presenza del gioco legale sul territorio è il primo baluardo contro l’illegalità.

Inoltre, quando qualcuno propone di eliminare una tipologia di gioco non pensa alla perdita di gettito e non sa minimamente come coprire questa eventuale mancanza”, ha aggiunto.

“In questa fase politica, chi sta in maggioranza ha sempre ragione e chi sta all’opposizione ha sempre torto. E viceversa. Dunque, al momento appare difficile un confronto politico su qualsiasi tema. Alcune normative sul gioco non erano basate su ricerche scientifiche. Non so se la maggioranza terrà duro su questo punto, ma se terrà duro, escludendo il mio partito, non troverà nessuno disposto ad accogliere determinate proposte.

La distinzione, anche attraverso la pubblicità, tra l’illegalità e il gioco legale è fondamentale non solo dal punto di vista degli operatori ma anche per gli utenti, poiché inserire la carta di credito su un sito illegali comporta rischi importanti”, ha concluso. ac/AGIMEG