Rontini (cons. PD Emilia Romagna): “Orientamento Regione è destinare 24 milioni di euro di ristori per sale giochi colpite da chiusure a causa della pandemia”

Protesta dei lavoratori del gioco legale in Emilia-Romagna, colpiti dagli effetti delle chiusure anti-Covid oltre che dall’applicazione del distanziometro, in occasione della seduta di bilancio ‘estiva’ dell’Assemblea legislativa. Come sottolineato dalla dem Manuela Rontini, relatrice della manovra di assestamento, l’orientamento della Regione Emilia-Romagna sarebbe quello di mettere a disposizione anche delle sale giochi una quota dei 24 milioni di euro di ristori in arrivo dal Governo. Le sale da gioco legali “sono attività imprenditoriali come le altre. Dovremo avere un atteggiamento non discriminatorio, tutte le attività chiuse vanno trattate allo stesso modo”, ha sottolineato Rontini. La maggioranza – riporta il Corriere di Romagna – ha respinto invece l’emendamento all’assestamento di bilancio presentato dalla Lega riguardante la proroga all’applicazione della legge regionale sul distanziometro. “State cercando di trovare una giustificazione per il vostro voto contrario, questi sono lavoratori legali, noi chiediamo che la giunta decida che cosa fare”, si è rivolto il leghista Michele Facci ai banchi della maggioranza. Per Facci, “è necessario riaprire un confronto non certo per favorire la ludopatia, ma per arginare il dilagare del gioco illegale che ha avuto una accelerazione devastante da quando la pandemia ha fermato l’attività del settore dei giochi pubblici legali”. Per il capogruppo di Fratelli d’Italia Marco Lisei “servono correzioni alla legge che abbiano un senso logico”. cdn/AGIMEG