Francesco Rodano, Responsabile Soutenability Gambling Playtech, ha preso parte alla Tavola Rotonda “Gioco responsabile: tra innovazione digitale e intelligenza artificiale” all’IGE – Italian Gaming Expo 2025.
“A mio avviso, il gioco responsabile è un tema fondamentale per l’industria e non deve essere un fastidio poiché è imposto dai legislatori, ma deve essere fatto per rendere il settore sempre più sostenibile”, ha dichiarato.
“L’intelligenza artificiale è molto sviluppata anche nel gioco e si sta sviluppando ancora di più grazie a quella generativa. Tutte queste applicazioni sono mirate anche ad aumentare gli incassi. L’applicazione del gioco responsabile è molto indietro perché è vista come una cosa che farà guadagnare di meno, tuttavia qualcosa si sta muovendo: in parte per la spinta dei regolatori, in parte per esempio virtuosi nel settore. Ad oggi, l’applicazione principale dell’intelligenza artificiale è quella di analizzare il comportamento dei giocatori e individuare coloro che potrebbero sviluppare delle problematiche. L’algoritmo è addestrabile in base alle proprie necessità, ma il tutto si ferma qua nonostante le grandi potenzialità”, ha detto.
“Nel settore del gioco responsabile, la pratica più comune è analizzare il comportamento, cosa richiesta da 20 Paesi in Europa. Questa analisi può essere svolta in molti modi, ma oltre a questo non c’è molto altro al momento. In Playtech stiamo provando a sperimentare su questo tema, soprattutto quando viene individuato un giocatore a rischio. Abbiamo sviluppato un chatbot che conosce il profilo del giocatore e comincia proattivamente una discussione con l’utente cercando di convincerlo su come evitare di perdere il controllo. Questo strumento sta avendo ottimi risultati. Inoltre, si possono mandare messaggi molto personalizzati in base all’analisi dei comportamenti. L’IA infatti è molto capace ad individuare l’umore dei giocatori e intervenire efficacemente”, ha continuato.
“Da parte dell’industria c’è molta resistenza perché c’è la paura che questi messaggi interrompono il giocatore e che si possa rivolgere ai competitor. Tuttavia, è stato analizzato che un messaggio corretto e l’impegno visibile dell’operatore modera le situazioni di rischio e fidelizza il giocatore”.
“Questi strumenti presentano anche dei rischi: ad esempio quello di trovare i soggetti da cui è possibile ricavare più soldi. Il gioco responsabile però non deve essere visto come un ostacolo, ma va capito che il consumatore vuole essere protetto e ci sono già esempi su come i giocatori apprezzino tale impegno. Cito la Fondazione Fair che hanno scritto paper e ricerche in materia che possono essere utili proprio per stabilire le best practices su questo tema fondamentale per il settore”, ha concluso. ac/AGIMEG