Lo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore
dei giochi, a partire da quelli a distanza continua ad essere sotto la lente di ingrandimento di entrambi i rami del Parlamento.
Nella riunione della V Commissione Bilancio del Senato, avvenuta ieri, è stato rinviato il seguito dell’esame del provvedimento e il sottosegretario Freni (Mef) ha depositato una nota con i chiarimenti richiesti sull’atto, che è stata messa a disposizione dei senatori.
Mentre, nella VI Commissione Finanze della Camera, Giorgio Lovecchio, presidente, ha ricordato che il termine per l’espressione del parere è fissato al 22 febbraio 2024. Ricordando che, nella giornata di oggi 21 febbraio, “l’attività istruttoria si concluderà con l’audizione del Capo del III Reparto Operazioni del Comando generale della Guardia di finanza, Gen. B. Luigi Vinciguerra, prevista per le ore 14 e che al termine è prevista una seduta per la conclusione dell’esame e la votazione del parere”.
Virginio Merola (PD-IDP) preannunciando la presentazione di un parere alternativo da parte del proprio gruppo, in ragione di diverse criticità rilevate nello schema di decreto in esame ha evidenziato “l’opportunità che la disciplina riguardante l’attività di gioco lecito on line sia affrontata congiuntamente a quella relativa all’attività di gioco fisico. Sotto un diverso profilo, non ritengo adeguatamente trattata in seno al provvedimento la tematica del disturbo da gioco d’azzardo; al riguardo, ritengo che la Consulta permanente dei giochi pubblici, prevista dall’articolo 14 dello schema, dovrebbe prioritariamente fare capo al Ministero della salute. Esprimo poi preoccupazione per l’assenza di specifiche procedure a evidenza pubblica con riferimento ai soggetti che svolgono l’attività di punto vendita ricariche. Stante la mia pregressa esperienza da amministratore locale, esprimo infine perplessità sulla tematica della compartecipazione degli enti locali al gettito derivante dal gioco lecito, ritenendo invece che la priorità dovrebbe essere quella di tutelare la salute dei cittadini”.
Il seguito dell’esame dell’atto è stato quindi rinviato ad altra seduta. cdn/AGIMEG