Riordino gioco fisico: previste 10.000 agenzie di scommesse, 5.000 sale awp e vlt e 40.000 esercizi generalisti con slot. Previsto taglio per le awp e vantaggi per i negozi certificati. Le novità sui luoghi sensibili e limiti orari. Tutti i dettagli

Importanti novità arrivano dalla proposta del MEF alle Regioni. La proposta è incentrata su alcuni punti cardine. Si va dalla riduzione dei punti gioco e di awp e vlt alla riduzione degli orari di apertura, dall’individuazione dei luoghi sensibili alla certificazione dei negozi di gioco.

Nel documento, secondo fonti istituzionali interpellate da Agimeg, si parla della riduzione dei negozi dove sarà possibile offrire gioco. La proposta prevede circa 55.000 punti in totale così suddivisi:

  • 10.000 sale scommesse
  • 5.000 sale awp e vlt dedicate
  • 40.000 esercizi generalisti, come bar e tabacchi, che hanno all’interno le slot

Nel documento prevista anche la diminuzione delle awp che passerebbero dalle attuali 250.000 a 200.000, quindi con un taglio del 20%. Per quanto riguarda le vlt sarebbero previste 45.000 rispetto alle attuali 55.000.

Per quanto riguarda i luoghi sensibili, ne sarebbero previste solo due tipologie: scuole medie e superiori e strutture sanitarie per la cura delle dipendenze.

Una delle nuove proposte del MEF riguarda invece l’eliminazione della distinzione tra esercizi generalisti e non. La distinzione avverrebbe infatti attraverso una certificazione che darebbe una sorta di “patente” ai negozi per la prevenzione dei disturbi da gioco d’azzardo e del gioco minorile. Per i negozi certificati ci sarebbe l’azzeramento delle distanze che invece rimarrebbero per i negozi senza la certificazione e per i quali varrà il distanziometro di 200 metri dai luoghi sensibili.

Novità anche per quanto riguarda gli orari di apertura dei negozi. Per quelli certificati prevista la chiusura dalle 5 alle 8,30 e dalle 13,00 alle 15,00 mentre per gli altri dalle 5 alle 9 e dalle 13,00 alle 16,00.

Il 14 novembre ci sarà un nuovo incontro tra MEF e Regioni e si parlerà anche di devolvere alle regioni una parte del gettito derivante dagli apparecchi e del fondo per il gioco d’azzardo patologico. sb/AGIMEG