Riordino giochi: in Senato il disegno di legge del PD. Ecco cosa contiene

Arriva al Senato il disegno di legge d’iniziativa del senatore Mirabelli, del PD, su nuove disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi.

Il testo è diviso in 6 punti principali e mira a ridefinire la disciplina della rete dei giochi, l’abilitazione dell’offerta, le concessioni, aggi e compensi, la pubblicità ed il contrasto alla ludopatia.

“Il disegno di legge si suddi­vide in 6 titoli. Il titolo I contiene le disposizioni generali del provvedimento. Esso si suddivide in 9 capi recanti: 1) l’oggetto, le finalità e i prin­cìpi del provvedimento; 2) le definizioni; 3) le fonti della disciplina dei giochi; 4) la di­sciplina della rete dei giochi; 5) l’abilita­ zione all’offerta di giochi; 6) la disciplina delle concessioni delle reti di gioco; 7) la disciplina degli aggi e dei compensi; 8) le azioni di contrasto alla ludopatia e al gioco d’azzardo patologico; 9) la pubblicità. Il titolo II disciplina le entrate da giochi, definendo le entrate tributarie e non tributa­ rie connesse ai giochi e le misure relative all’accertamento e alla riscossione. Il titolo III disciplina le sanzioni connesse ai giochi ed in particolare quelle penali, am­ministrative, tributarie e le disposizioni ge­nerali in materia di penali convenzionali. Il titolo IV reca disposizioni sui controlli per il settore dei giochi ed in particolare i poteri e le attività affidate a tal fine all’A­genzia delle entrate e ad altri soggetti pre­posti al controllo. Il titolo V reca la disciplina dei singoli giochi, ovvero dei giochi mediante apparec­chi con e senza vincita di denaro, delle scommesse e dei giochi di ippica nazionale, del gioco del bingo, dei giochi numerici a quota fissa, dei giochi numerici a totalizza­tore nazionale, dei concorsi pronostici, delle lotterie, delle lotterie ad estrazione differita, delle lotterie ad estrazione istantanea e del gioco a distanza. Il titolo VI reca le disposizioni finali e le abrogazioni di norme previgenti in tema di giochi”, si legge.

Qui il disegno di legge integrale. cdn/AGIMEG