Riforma calcio italiano, avv. Riberti: “Necessario alleggerire divieto di sponsorizzazioni da parte di società di betting”

“Uno strumento che potrebbe supportare i club è l’abolizione o l’allentamento del divieto di sponsorizzazioni da parte di società che operano nei settori gaming e betting introdotto con il Decreto Dignità. E’ chiaro e condivisibile lo spirito e l’obiettivo del Decreto Legge 87 del 2018 di arginare il problema della ludopatia. Tuttavia, esistono degli strumenti per alleggerire questa restrizione e per consentire ai club di tornare a quei ricavi che erano stimati in 100 milioni di euro a stagione”.

E’ quanto dichiarato dall’avv. Stella Riberti in audizione sulle prospettive di riforma del calcio italiano in settima Commissione Cultura al Senato.

“Basta guardare all’esempio UK che limita il divieto al logo sul front della maglia. Noi potremmo farlo riguardo tutta la maglia o la divisa, potremmo limitarlo ai led a bordo campo. Pregiudicarlo del tutto ha avuto un impatto considerevole per i club, soprattutto nel periodo post Covid”, ha aggiunto.

“Potrebbe essere utile l’introduzione di un meccanismo premiale per quei club che raggiungono un risultato di pareggio di costi/ricavi o un bilancio virtuoso parametrato a determinati risultati che incentiverebbe i club a migliorare la propria situazione economico finanziaria. Le risorse potrebbero derivare dalla ripartizione delle risorse economico finanziarie sancito dal Decreto Melandri sulla commercializzazione dei diritti audiovisivi o dai ricavi derivanti dalle scommesse sul calcio in quadro proporzionale. Queste due voci di proventi potrebbero essere utili anche per il miglioramento del settore giovanile, dei vivai, introducendo un meccanismo di premialità per le squadre che utilizzano i giovani convocati nelle rappresentative nazionali”, ha concluso. cdn/AGIMEG