Riforma calcio, avv. Grassani: “Necessario intervenire sul Decreto Dignità che vieta le sponsorizzazioni delle società di scommesse. Una grande ipocrisia”

“Esistono strumenti di intervento attraverso norme primarie o ad hoc con atti di indirizzo verso l’Esecutivo per contribuire alla crescita del sistema. In questo ambito non possiamo non parlare di scommesse. Oggi il calcio raccoglie scommesse per 13 miliardi di euro a stagione e garantisce 340 milioni di gettito fiscale. Di queste somme, alle società sportive calcistiche professionistiche non va un solo euro. Io credo invece che, se un sistema produce ricchezza per 13 miliardi di euro deve avere dei ritorni o una distribuzione che consenta anche al settore del calcio di poter ricavare un beneficio da ciò che producono”.

E’ quanto ha dichiarato l’avvocato Mattia Grassani in audizione in Commissione cultura al Senato riguardo la Riforma del calcio italiano.Scommesse calcio

“Si deve intervenire sul Decreto Dignità che ha vietato ciò che prima era consentito: qualunque forma di sponsorizzazione legata alle scommesse a favore delle società sportive. Oggi assistiamo ad un’ipocrisia incredibile: i grandi player delle scommesse non possono abbinare il loro nome alle società sportive professionistiche, mentre possono farlo le società di tipster. Dobbiamo uscire da questo equivoco”, ha aggiunto. cdn/AGIMEG