L’Italia del gioco, dopo oltre 330 giorni di chiusura prolungata, sta lentamente tornando alla normalità. Le attività del comparto, infatti, hanno potuto rialzare le serrande il 31 maggio in Sardegna, Friuli e Molise che sono state le prime tre regioni a raggiungere la zona bianca e consentire ampie riaperture per quasi tutti i settori commerciali. Il 7 giugno con l’ingresso nella fascia di rischio più bassa di Abruzzo, Veneto, Liguria e Umbria hanno ricevuto il semaforo verde tutti gli esercenti che operano in questi territori. Un ulteriore step verso il ritorno alla normalità per il mondo del gioco dovrebbe avvenire il 14 giugno quando, qualora i dati sul contagio dovessero continuare ad essere bassi, entreranno nella zona bianca altri sei territori che rappresentano una grande fetta dell’intero comparto, ovvero: Lazio, Piemonte, Emilia Romagna (nella foto una sala Terrybell che si sta preparando per la riapertura), Lombardia, Puglia e Provincia Autonoma di Trento. Dunque, l’Italia si tinge sempre più di bianco dando la possibilità del ritorno al lavoro per migliaia di imprenditori del comparto del gioco. Partito il conto alla rovescia anche per le ultime 7 regioni che anche dopo il 14 rimarranno zona gialla. Infatti, per il 21 giugno, sempre se i dati del monitoraggio della cabina di regia lo consentiranno, diventeranno zona bianca Campania, Toscana, Marche, Sicilia, Calabria, Basilicata e Provincia Autonoma di Bolzano. Gli operatori del comparto giochi della Valle d’Aosta dovranno invece attendere almeno il 28 giugno per poter rialzare le serrande a causa della regola delle tre settimane consecutive in cui i dati sul contagio devono essere inferiori ai 50 ogni 100mila abitanti. ac/AGIMEG