Stoppani (pres. Fipe): “Basta accanimento su commercianti che installano le slot”

E’ il momento di far cessare questa crociata contro gli esercenti che scelgono di offrire giochi pubblici all’interno dei loro locali, in particolar modo l’accanimento contro chi istalla slot. E’ l’appello lanciato in occasione di una trasmissione dedicata alle slot a cui ha partecipato Lino Stoppani, presidente di Fipe, la federazione italiani dei pubblici esercizi aderente a Confcommercio, oggi a Milano per inaugurare la manifestazione Host 2013. “Lo Stato sia coerente e introduca tessera sanitaria per disincentivare ludopatici”, è stato detto. “Le macchinette restituiscono il 75% del giocato, percentuale più alta rispetto ad altri giochi” ha precisato Stoppani. “Sono molte le ragioni per cui siamo presenti in maniera significativa, ma di tutte ne voglio sottolineare due: la prima è che i nostri associati stanno attraversando un momento faticoso- ha aggiunto il presidente di Fipe “ La difficile contingenza economica colpisce tutti e, quindi, colpisce anche i consumi che ci riguardano. Essere qui in questo momento vuol dire sostenere gli associati nella loro fatica, cercando di dare loro occasioni di crescita sul piano imprenditoriale e di sviluppo sul piano del business. La seconda è che vogliamo raccontare come la nostra categoria accompagni gli italiani lungo tutto l’arco delle loro giornate, offrendo servizi di qualità e garantendo un supporto indispensabile sia al lavoro sia al divertimento. E questo racconto possiamo svilupparlo grazie all’intera filiera industriale che coinvolgiamo nella nostra attività.

Nel 2012 il settore ha perso consumi per 1,2 miliardi di euro, e nel 2013 si attende un calo di un ulteriore punto percentuale. Nello stesso anno gli italiani hanno speso tra bar e ristoranti il 35% dell’intera spesa alimentare, contro la media europea che si attesta sul 32%. Dopo Spagna e Gran Bretagna l’Italia è il Paese europeo in cui maggiore è l’incidenza dei consumi alimentari fuori casa sul totale della spesa alimentare. Per quanto riguarda la spesa pro-capite, l’italiano spende in ristorazione circa 1.200 euro l’anno: il 32% in più dei francesi e il 53% in più dei tedeschi. Una cifra che porta lo Stivale al terzo posto in Europa, nonostante una crisi che non ha risparmiato il settore. Nello stesso anno il saldo tra aziende nuove e aziende scomparse è purtroppo negativo con -9345 aziende. La cosa straordinaria è che, nonostante i tempi difficili, questo settore sta dimostrando comunque una grande vitalità sul piano occupazionale costituendo uno sbocco importante per i giovani e per quanti vengono espulsi dal settore manifatturiero. Purtroppo la politica non sembra capire il valore anche strategico del comparto (valorizzazione del made in Italy, della vocazione turistica del Paese, delle specificità dei territori) e continua a adottare provvedimenti penalizzanti.

In questo contesto così difficile il nostro comparto deve costruire forti sinergie con l’intera filiera, cioè chi fornisce i prodotti che noi proponiamo ai nostri clienti, con chi realizza i macchinari e gli strumenti che ci consentono di fare il nostro lavoro e di dare qualità ai più alti livelli. Solo lavorando in reciproca e stretta connessione con i protagonisti del mercato possiamo vincere la sfida della qualità, del servizio, dell’innovazione e, quindi, della crescita.
Noi abbiamo molto chiaro questo percorso ed è per questo che lo stand di quest’anno lo abbiamo progettato proprio insieme ad alcune aziende con le quali stiamo costruendo partnership molto strette. L’innovazione – uno dei tempi che saranno al centro della nostra presenza a Host – non può prescindere da un confronto continuo con questi partner: loro hanno il prodotto e la tecnologia; noi abbiamo la vicinanza con il consumatore finale. Vogliamo dar luogo a uno scambio che sia istituzionalizzato di esperienze e di conoscenze.

Ma l’innovazione non può prescindere anche da un altro fattore, l’imprenditorialità. E su questo fronte abbiamo la consapevolezza che dobbiamo fare molti passi in avanti. Mediamente il settore ha parecchi margini di miglioramento. Fipe si sta impegnando – e Host lo dimostrerà – nel dare agli associati, a tutti i livelli, stimoli e strumenti per crescere in capacità manageriale attraverso il confronto con le esperienze più avanzate.” rg/AGIMEG