Minipenali newslot, Consiglio di Stato respinge l’opposizione di Sogei anche nel caso di Snai e Hbg

Le sentenze del Consiglio di Stato sulle minipenali delle newslot – pronunciate tra il 2010 e il 2012 – non contengono “alcuna affermazione riconducibile ad una pretesa responsabilità della Sogei nella causazione del preteso ritardo nell’attivazione della rete telematica e, dunque, nel conseguente inadempimento delle obbligazioni nascenti dalla convenzione”. E’ quanto ribadiscono i giudici di Palazzo Spada respingendo i ricorsi per opposizione intentati dal partner tecnologico di Aams alle sentenze con cui si asseriva che i ritardi nell’allestimento della rete non potevano essere addebitati alle concessionarie, ma erano dipesi “da una pluralità di fattori”. Tra le varie cause il Consiglio di Stato puntualizzava anche che fosse necessario realizzare “una rete telematica senza precedenti al mondo, destinata a unificare in un unico sistema di controllo centinaia di migliaia di apparecchi da gioco, e che pertanto le parti erano consapevoli della inevitabile necessità di una fase di sperimentazione in coincidenza con l’avvio dell’attività”. Una frase che sembrava adombrare una responsabilità di Sogei nella progettazione della rete. Tuttavia il Consiglio di Stato, nella sentenza odierna, fuga ogni dubbio: “Oggetto del giudizio impugnatorio, conclusosi con la sentenza oggetto di impugnazione nella presente sede, sono, come si è detto, provvedimenti sanzionatori e la legittimità (o meno) dei medesimi, e non già l’accertamento della responsabilità per il ritardo e dunque per l’inadempimento di obbligazioni, tanto meno coinvolgenti soggetti terzi”. Le pronunce odierne riguardano le sentenza sulle minipenali emesse in favore di Snai e Hbg, quelle inerenti le “assoluzioni” delle altre otto concessionarie sono state pubblicate lo scorso gennaio. rg/AGIMEG