E’ stato presentato oggi a Roma, nel corso del Workshop Enada, il Report 2023 della Sapar. Il documento fotografa la situazione del settore del gioco fisico in Italia, con criticità e problemi da risolvere ma anche proposte e idee per la tutela e il rilancio di un’industria che rappresenta migliaia di aziende e lavoratori e garantisce un importante gettito all’erario.
Il mercato degli apparecchi da intrattenimento, con e senza vincita in denaro, è caratterizzato infatti da numeri meritevoli di considerazione. Sono il risultato del lavoro quotidiano delle piccole e medie imprese di gestione di apparecchi da intrattenimento che collaborano costantemente con oltre 56.000 punti vendita (bar, tabacchi, sale bingo, sale giochi, agenzie di scommesse, sale dedicate, etc..) distribuiti sul territorio.
Proprio in questo contesto, all’interno del Report 2023 della Sapar sono presenti le proposte dell’associazione per il settore. “Il nostro auspicio – si legge – è che le istituzioni e la politica operino al fine di garantire il riconoscimento giuridico del gestore, unico soggetto che può garantire la tutela sociale, le entrate erariali e combattere l’offerta illegale salvaguardando la filiera del gioco legale”.
“Inoltre bisogna fermare ogni ulteriore inasprimento della pressione fiscale al fine di garantire le piccole e medie imprese e il relativo indotto occupazionale, evitando così che ad ogni aumento del PREU segua un abbassamento della vincita a danno del giocatore”.
“Per valorizzare la figura del gestore è importante prevedere meccanismi di tutela della libera concorrenza, vietando ai concessionari (onde evitare abusi in considerazione del ruolo di controllo dei flussi di gioco sugli apparecchi che la normativa gli riconosce) la gestione diretta e commerciale delle apparecchiature di cui al comma 6 lettera a dell’art. 110 TULPS. Il concessionario, di fatto, recita un doppio ruolo all’interno della filiera del gioco (ovvero fa da controllore e da controllato) decidendo così il destino delle piccole e medie imprese di gestione determinandone anche spesso la chiusura come avvenuto nella fase della riduzione degli apparecchi stabilita dalla Legge di Stabilità 2016”, prosegue il Report.
“Altra problematica da superare in un futuro riordino normativo è quella costituita dalla compresenza in capo a diversi concessionari di più concessioni relative a diverse tipologie di gioco che possono insistere nello stesso locale con conseguente disparità di potere contrattuale con le piccole e medie imprese di gestione che possono offrire un solo prodotto di gioco”, conclude il Report della Sapar. lb/AGIMEG