Report match-fixing Università di New Haven: ad agosto rilevati 100 casi sospetti. Baranca (Cons. Sport Integrity Team) ad Agimeg: “Campionati femminili sempre più colpiti, un caso anche nella Champions League”

Ad agosto, sono stati rilevati 100 eventi sospetti, con il calcio come sport più frequentemente preso di mira.

E’ quanto riportato in un report riguardante l’integrità nello sport realizzato da un team dell’Università di New Haven, guidato da Declan Hill , insieme a Chris Kronow Rasmussen e Francesco Baranca.

Ma non solo il calcio, infatti non mancano irregolarità anche nel basket, nel futsal, nel ping pong e nel tennis. Nello specifico i casi sospetti relativi al calcio nel mese di agosto sono stati 78, 6 nel basket, uno nell’hockey, 3 nel tennis, 5 nel ping pong, 2 negli eSports, 5 nel Futsal.

“Nonostante agosto sia un mese in cui non ci sono grandi eventi, in cui sport e calcio vanno in vacanza, i numeri sono comunque particolarmente importanti. Si denota questo trend agghiacciante nel colpire i campionati femminili. Questo sta diventando un problema enorme. C’è stato un episodio sospetto persino nella Champions League femminile. E’ successo due giorni fa, per questo non rientra nel Report. Si continua ad esasperare l’offerta a causa di provider senza scrupoli e questo comporta un continuo aumento del numero di match-fixing. Parliamo di numeri e categorie aggredite preoccupanti: categorie giovanili, di donne e campionati minori”, ha sottolineato ad Agimeg il consulente di Sport Integrity Team, Francesco Baranca.

“La Repubblica Ceca è uno di quei Paesi in cui il match fixing è in bilico. L’ho sottolineato anche in un’intervista che ho rilasciato al quotidiano più importante della Repubblica Ceca. Ogni anno ci sono 10-15 partite che vengono truccate. Questo deriva dal fatto che, per poca conoscenza o per poca voglia, non si vuole combattere il problema. Inoltre, anche lì, vengono offerti campionati non previsti dalla Convenzione di Macolin, ossia partite amichevoli o di campionati di poco valore. Invece, si punta su campionati giovanili e questo è il risultato: minore è il valore della competizione, maggiore è facilità che si possa arrivare a truccare la competizione stessa. La Repubblica Ceca, Paese Europeo a tutti gli effetti, ne è l’esempio più palese. Il fenomeno continua da anni, non viene fatto nulla, i tipster agiscono indisturbati, hanno sempre più occasioni perchè l’offerta diventa sempre più grande e il problema quindi si trascina e diventa dirompente anche in altri Paesi”, ha concluso.

Declan Hill e Chris Kronow Rasmussen dell’Università di New Haven hanno recentemente partecipato all’evento IAFCI 2024 a Las Vegas, dove hanno tenuto importanti presentazioni riguardanti i rapporti tra criminalità organizzata, scommesse sportive e i rischi finanziari associati. Declan Hill ha fatto luce sul coinvolgimento sulla crescente influenza delle reti criminali nella manipolazione dei risultati sportivi e nell’utilizzo delle piattaforme di scommesse per riciclare denaro, sottolineando l’urgente necessità di maggiori garanzie per proteggere l’integrità dello sport.

Nella sua presentazione, invece, Chris Kronow Rasmussen si è concentrato sull’ecosistema delle scommesse sportive e sui rischi associati alla sua crescente complessità. Ha esplorato il flusso di denaro all’interno del settore, evidenziando le vulnerabilità che consentono alle attività illecite di prosperare, sottolineando la necessità di una collaborazione globale e di normative più severe per poter fronteggiare le questioni interconnesse riguardanti scommesse sportive e criminalità organizzata. cdn/AGIMEG