Regione Lazio, nuove misure per esercizi con slot e vlt. Distante (Pres. Sapar): “Ennesimo intervento senza senso che va a colpire una categoria che tenta di rialzarsi dopo quasi due anni di chiusura”

La Regione Lazio ha pubblicato una circolare di chiarimenti, in merito alla Legge regionale sul gioco, per quanto riguarda l’utilizzo delle slot e delle vlt. Si tratta di un documento che ha suscitato perplessità e rabbia tra numerosi operatori del settore, sia per l’ennesimo aggravio di costi sia per il poco tempo a disposizione per adeguarsi. La circolare fornisce indicazioni sull’adozione delle seguenti misure:

• Collocazione di un orologio di diametro non inferiore a cm. 35 ogni n. 3 videoterminali purché rientri nel raggio visivo di ogni giocatore che utilizza tali apparecchi;

• Collocazione di un cartello di formato minimo di cm 100X70 (vedi mod. allegato) che indichi la prescrizione dell’interruzione del gioco per 5 min. ogni 30 min. di gioco, nonché le ragioni di tutela della salute individuale alla base di tale prescrizione. Si specifica che in tale cartello ogni esercente dovrà inserire il riferimento telefonico dell’Unità Operativa Dipendenze Patologiche dell’ASL competente per territorio rispetto all’ubicazione dell’esercizio commerciale;

• Installazione di un sistema di diffusione sonora dove un segnale acustico è seguito da un messaggio vocale programmato ogni trenta minuti, preregistrato, dal seguente contenuto: “si ricorda ai signori clienti di fare una pausa di 5 minuti ogni 30 minuti di gioco”, al fine di scandire lo scorrere del tempo ed evitare che i giocatori perdano un riferimento temporale reale.

“Si tratta dell’ennesimo intervento senza senso e che va a colpire una categoria già vessata e che a fatica tenta di rialzarsi dopo quasi due anni di chiusura delle attività – ha dichiarato il presidente di Sapar Domenico Distante – Questa nuova imposizione di strumenti per il controllo della ludopatia ricorda molto la questione del distanziometro imposto in alcune regioni. L’Istituto Superiore di Sanità, il massimo organo statale in tema di salute pubblica, con la più dettagliata indagine sul gioco ha dimostrato come il distanziometro non solo non serva per il controllo del fenomeno della ludopatia, ma addirittura che lo favorisca. Se poi consideriamo che online si possono praticare tutti i giochi, allora appare evidente l’inutilità di un tale intervento. Lo stesso vale per quanto riportato nella circolare della Regione Lazio.

Non saranno certo orologi o sirene ad impedire il gioco compulsivo, ma piuttosto la preparazione e l’intervento del personale addetto, formato proprio per impedire eccessi di qualsiasi tipo. Insomma una imposizione di nuovi ed inutili costi, con pochissimo tempo per mettersi in regola. Spero che le autorità addette ai controlli diano il tempo necessario alle aziende per adeguarsi a quanto previsto dalla Circolare, evitando sanzioni che nel caso sarebbero subito impugnate e portate in Tribunale. Di fondo c’è sempre il problema della scarsa conoscenza del settore che porta a fare confusione, come anche nel caso della Regione Lazio che ha emanato una serie di misure che equiparano i comma 6 ai comma 7.

Come più antica associazione dedicata al settore degli apparecchi con e senza vincite in denaro ed in particolare delle piccole e medie imprese di gestione, saremo sempre in prima linea – ha concluso distante – per tutelare i diritti di imprese e persone che hanno un ruolo fondamentale in una offerta di gioco pubblico sicura, trasparente e controllata”. ff/AGIMEG