La Regione Lazio e la città di Roma si preparano alla Fase 2 ed alla riapertura delle attività con misure che vanno dal contingentamento degli ingressi alla realizzazione di infrastrutture di sicurezza

“L’apertura degli esercizi commerciali di qualsiasi dimensione per la vendita di generi alimentari esentati dalla sospensione disposta con DPCM del 10 aprile 2020, compresi gli esercizi interni ai centri commerciali, è vietata nelle giornate di sabato 25 aprile 2020 e venerdì 1 maggio 2020, ad eccezione dei centri agroalimentari all’ingrosso, delle farmacie, parafarmacie, edicole, tabaccai e aree di servizio”. E’ quanto previsto dall’ultima ordinanza del Presidente della Regione Lazio Zingaretti che integra le disposizioni del Presidente del Consiglio dei Ministri. Tale ordinanza inoltre, sposta al 20 aprile la riapertura delle attività di vendita di libri e proroga al 3 maggio tutte le misure restrittive già previste per la regione. Il Presidente Zingaretti ha tenuto un incontro con il Vice Presidente Leodori e tutta la Giunta con tutte le Associazioni datoriali di categoria, i Sindacati, l’ABI Lazio, l’ANCI, le Camere di Commercio e UPI in cui si è affrontato l’argomento ‘riaperture’. “Solo l’inizio di una serie di incontri che avranno l’obiettivo di programmare le riaperture previste nella “fase 2” e che dovranno avvenire, nel Lazio, in massima sicurezza. Bisogna essere pronti, appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, gradualmente dal 4 maggio in poi, con una serie di misure che vanno dal contingentamento degli ingressi nelle attività commerciali alla realizzazione di infrastrutture di sicurezza”, è quanto ha detto il Presidente Regionale e Consigliere Nazionale di Confcommercio Giovanni Acampora. “I provvedimenti messi in campo sono insufficienti, alle imprese occorre immediatamente liquidità, quella vera, senza alcuna burocrazia e massima semplificazione. Bisogna integrare le garanzie dello Stato con degli indennizzi e contributi a fondo perduto. E’ bene ricordare che la chiusura delle attività, non è stata determinata delle imprese, ma le imprese l’hanno subita totalmente; non è da imputarsi dunque alla loro volontà piuttosto che ad errate politiche imprenditoriali, purtroppo è accaduto a seguito di un evento eccezionale e imprevedibile. Le imprese devono iniziare a riaprire non appena le condizioni sanitarie lo permetteranno”, ha aggiunto. “Ho avviato un nuovo percorso, cominciare a discutere sulla fase che con tutta probabilità partirà dal 3 maggio in poi per le riaperture. L’obiettivo è chiaro: la riapertura dovrà avvenire con la massima sicurezza di chi produce e la massima sicurezza per chi consuma. Dal 3 maggio fabbriche ed esercizi commerciali non saranno più quelli di prima, e pertanto si dovranno organizzare”, ha detto Zingaretti. Il presidente Zingaretti con riferimento ai pubblici esercizi e bar ha ufficialmente annunciato che chiederà, “con una nota ai Sindaci di favorire deroghe per raddoppiare l’occupazione del suolo pubblico”.

“La parola d’ordine è gradualità: a Wuhan si era tornati a contagi zero, ma appena hanno riaperto sono tornati i contagi. Una ricaduta sarebbe terribile”, ha detto la sindaca di Roma Virginia Raggi ai microfoni di Rai Radio 1. “Nel momento in cui si riaprirà serviranno gradualità e prudenza: non si pensi che il 4 maggio andremo tutti in strada”, ha aggiunto. “Stiamo lavorando con un nostro dipartimento a una apertura scaglionata dei vari orari di ingresso: per le scuole, uffici pubblici, università. In sostanza per non avere più le ore di punta. Lo smartworking? Ora sta entrando a regime: vorremo consolidarlo per almeno un 20% per cento dei dipendenti capitolini, nella fase iniziale, stabilizzati in smartworking. Stiamo lavorando anche per la riapertura degli uffici: gli uffici con un contatto con il pubblico saranno gli ultimi a riaprire”, ha detto ancora. In occasione della ripartenza Roma darà inizio ad una fase di “sicurezza produttiva”, dovranno essere quindi garantiti, secondo le ipotesi avanzate nella regione Lazio: distanziamento in ogni attività commerciale, equipaggiamento minimo di protezione all’entrata di ogni negozio, barriere in plexiglass alle casse dei supermarket ma anche all’interno dei taxi. Gli accessi nei bar dovranno essere contingentati. Verranno inoltre certificati gli esercizi “responsabili”. La Regione Lazio ha anche istituito una task force parallela a quella creata dal Governo per programmare la riapertura e la ‘fase 2′. cdn/AGIMEG