Rapporto sul Coordinamento della Finanza Pubblica, Corte dei Conti: Entrate tributarie penalizzate anche dal lockdown della rete dei giochi

Il lockdown ha influito negativamente sulla raccolta di giochi e lotterie e ha penalizzato quindi anche le entrate tributarie indirette. Lo riconosce anche la Corte dei Conti nel Rapporto sul Coordinamento della Finanza Pubblica 2021. “Le entrate complessive si sono ridotte del 6,4 per cento” e si sono attestate a 789.359 milioni di euro, secondo le stime fornite dalla stessa Corte, il calo comunque è stato inferiore “alla flessione registrata dal prodotto nominale. La pressione fiscale è cresciuta di 0,7 punti collocandosi al 43,1 per cento”. E quindi spiega che “Il calo delle entrate correnti (-6,4 per cento; -53,4 miliardi) è dovuto soprattutto alle entrate tributarie (-6,7 per cento; -34 miliardi) e in particolare da quelle indirette (-11,2 per cento; -28,9 miliardi) a causa di contenimenti significativi dell’Iva, delle accise sugli olii minerali, dell’Irap (oggetto peraltro di parziale abolizione temporanea) e dell’imposta su lotto e lotterie (per la chiusura dei luoghi di gioco); le imposte dirette hanno registrato un decremento più contenuto (-2,1 per cento; -5,5 miliardi) scontando soprattutto una flessione del gettito dell’Irpef. Inferiore alla media anche la variazione dei contributi sociali (-5,6 per cento; -13,6 miliardi), anche per effetto di alcuni rinnovi contrattuali nel settore pubblico. Anche il complesso delle altre entrate correnti si è ridotto, del 6,8 per cento, nonostante il favorevole andamento degli utili di gestione della Banca d’Italia – legato all’espansione del bilancio della Banca centrale determinata dal programma di acquisto dei titoli pubblici da parte dell’Eurosistema – e dei dividendi distribuiti da società partecipate”. lp/AGIMEG