Lo scorso mese di luglio, a pochi giorni dalla riapertura della attività di gioco, è stato tentato un blitz, ad opera dell’ “Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo patologico e del fenomeno della dipendenza grave” finalizzato a vanificare (per il nostro settore) gli effetti delle norme generali che, alla luce di una valutazione del quadro epidemiologico e della grave situazione economica del Paese, avevano stabilito la riapertura di gran parte delle attività (comprese quelle che svolgono l’offerta di gioco) rimaste chiuse per un lungo periodo di tempo.
Tale iniziativa dell’Osservatorio ha trovato l’avallo della Direzione generale per la Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute che il 12 luglio 2021 ha emanato una nota, tuttora efficace, rivolta a tutti gli assessori regionali alla sanità, con la quale si promuoveva l’adozione di misure restrittive straordinaria nei confronti degli esercizi in cui si esercita l’offerta del gioco.
A seguito del riscontro del Ministero della Salute all’istanza di accesso agli atti inviata da AS.TRO, si è potuto esaminare la documentazione posta a fondamento della suddetta nota e constatare che l’iniziativa ha avuto origine su impulso di due membri dell’Osservatorio e si fonda esclusivamente sulle loro personali convinzioni, non supportate da alcuna risultanza obiettiva.
ASTRO -dopo la missiva inoltrata a tutte le Regioni e ai relativi Assessorati alla Sanità- ha deciso di inviare una lettera indirizzata al Presidente del Consiglio, al Ministero della Salute, al MEF e ai capigruppo di Camera e Senato, richiamando il sistema politico ad un’assunzione di responsabilità mediante una riflessione complessiva e trasparente sul futuro del gioco pubblico legale, il cui destino non può continuare a dipendere da strategie, basate solo su convincimenti personali mirati a minare, mediante stillicidio, la sopravvivenza delle imprese che operano in questo settore. Qui il testo della lettera. cdn/AGIMEG