Il Presidente del gruppo consiliare de La Puglia per Vendola, Angelo Disabato, primo firmatario, della proposta di legge ‘Contrasto alla diffusione del Gioco d’azzardo patologico’ chiede al Presidente della terza commissione consiliare della Regione Puglia, Leonardo Marino di inserire la proposta normativa nell’ordine del giorno della prossima commissione.
“La proposta normativa – dichiara Disabato – è stata presentata prima che intervenisse la legge Balduzzi, che ha finalmente inserito nei livelli essenziali di assistenza la malattia da gioco d’azzardo patologico ‘GAP’. Ritengo siano più che maturi i tempi anche per la Regione Puglia di dotarsi di una normativa organica che sia in grado di dare risposte alla crescente domanda di aiuto dei pugliesi entrati ormai nei comportamenti compulsivi del gioco d’azzardo. Da qui dunque la mia richiesta di discutere la proposta di legge nella prossima commissione.
Il gioco d’azzardo, purtroppo, sta diventando una vera piaga sociale, in quanto in tempo di crisi, nell’illusione di un facile guadagno, tantissimi giovani, donne, disoccupati e anziani ricorrono alle macchinette mangiasoldi per risolvere i problemi economici. Una dipendenza che è esplosa a causa della legalizzazione, da parte dello Stato, dei giochi con vincite in denaro”.
“La norma – continua Disabato – prevede l’attivazione di presìdi sanitari dedicati che hanno la funzione di programmare, pianificare e organizzare servizi e interventi sia sociali sia sanitari, capaci di attuare percorsi di cura e assistenza ai giocatori d’azzardo patologici e ai loro familiari, assimilando le misure che già sono in vigore nel campo delle dipendenze, anche a questo tipo di patologia, come il diritto alla cura, il diritto al mantenimento del posto di lavoro e altri diritti previsti dalla legge.
In particolare tra gli interventi si prevedono attività di formazione, aggiornamento e qualificazione del personale che si occupa dei problemi legati al GAP; l’istituzione di un Osservatorio regionale, quale organo di consulenza del governo regionale; presso ogni casa da gioco e sala bingo ci sarebbe un’area dedicata all’informazione sulle attività di prevenzione con riferimento ai nuclei operativi previsti presso i Dipartimenti delle dipendenze istituiti da ciascuna Azienda Sanitaria locale”.
cd/AGIMEG