USA: dopo la condanna di Tipton, i giocatori chiedono alle lotterie i jackpot dimezzati dalle truffe

Nonostante la condanna a 25 anni di carcere per truffa lo scorso agosto, non si chiude la vicenda di Eddy Tipton, l’addetto alla sicurezza della Multi-State Lottery Association che era riuscito a istallare un virus nei sistemi centrali, una truffa che nel corso degli anni gli ha consentito di incassare svariati jackpot. Adesso sono infatti i giocatori a fare i conti su quanto avrebbero potuto vincere se Tipton non avesse manomesso i sistemi di estrazione. L’ultimo è  Amir Massihzadeh, cittadino del Colorado che ha vinto un jackpot nel 2005. Nella stessa estrazione ci furono però due altri vincitori: parte del jackpot lo incassò il fratello di Tipton, il resto due avvocati – cui Eddy si era rivolto in precedenza per reclamare altre vincite – che in qualche modo avevano saputo quale combinazione sarebbe stata estratta. In sostanza – Massihzadeh sostiene adesso in una causa intentata contro la Colorado Lottery – se la truffa non avesse avuto luogo, avrebbe avuto diritto all’intero premio, invece alla fine si dovette accontentare di 800mila dollari. Così, tra rivalutazione e interessi adesso il giocatore chiede 4 milioni. Ma Massihzadeh non è l’unico a aver intentato una simile causa: un giocatore dell’Iowa nel 2011 ha avuto la “sfortuna” di vincere la lotteria nell’estrazione successiva a quella pilotata da Tipton e compagni (nel suo caso quindi il jackpot sarebbe stato molto più alto se la truffa non avesse avuto luogo), mentre altri giocatori invece hanno preferito avviare delle class action. rg/AGIMEG