Tar, rinviato a gennaio 2020 ricorso contro il distanziometro di Bolzano. La sala chiede tempo per esaminare la sentenza del Consiglio di Stato

Tar Bolzano , verrà discusso direttamente nel merito, il 22 gennaio 2020, il ricorso intentato da una sala da gioco di Bolzano. Il Comune aveva imposto di rimuovere le slot alla sala che non era in regola con le distanze minime. Il 20 marzo si sarebbe dovuta discutere la richiesta di sospensiva, ma la difesa della ricorrente ha chiesto maggiore tempo per poter esaminare la sentenza emessa una decina di giorni prima dal Consiglio di Stato in un caso simile. In quell’occasione, i giudici di Palazzo Spada hanno riconosciuto la legittimità del distanziometro: “non comporta un’interdizione/espulsione assoluta degli esercizi gestiti dalle imprese ricorrenti né dal territorio dei singoli comuni né, tanto meno, dall’intero territorio provinciale. Infatti, le simulazioni e i rilevamenti effettuati dal consulente tecnico d’ufficio hanno evidenziato la persistente sussistenza di uno spazio utile residuo nell’ambito dei singoli terrori comunali, bensì tendenzialmente ristretto, ma pur sempre idoneo e sufficiente per l’organizzazione economica delle attività delle sale giochi gestite dalle imprese odierne appellanti”.
La sentenza del Consiglio di Stato sembra insomma rimescola le carte sul distanziometro di Bolzano, dopo che il Tar Bolzano aveva dato segno di voler cambiare rotta Solo a gennaio aveva accennato addirittura dei dubbi sulla costituzionalità della misura. In due ordinanze identiche infatti aveva scritto che “Ad un primo sommario esame”, i ricorsi apparivano fondati, “in particolare in relazione ai prospettati profili d’incostituzionalità della norma sul distanziometro”. E aveva rinviato la questione al merito, fissando l’udienza per il 9 ottobre prossimo. rg/AGIMEG