Tar Lombardia boccia altri due ricorsi contro le fasce orarie di Cremona

Il Tar Lombardia pubblica altre due sentenze con cui respinge dei ricorsi contro le fasce orarie di Cremona. Le pronunce odierne ricalcano quella già emessa ieri. In sostanza, il Consiglio Comunale ha – nel febbraio 2016 – adottato un regolamento sul gioco, cui poi il Sindaco – con un’ordinanza del dicembre dello stesso anno – ha dato attuazione. Secondo il Collegio, le sale da gioco avrebbero dovuto impugnare non il secondo provvedimento, ma il primo, visto che era immediatamente lesivo delle loro posizioni. E questo in sostanza comporta che abbiano intentato i ricorsi tardivamente. “Emerge con evidenza” scrive il Tar “come l’eventuale illegittimità sarebbe, dunque, da ricercare nel regolamento e non anche nell’ordinanza che lo ha attuato, ma l’impugnazione, peraltro non mirata espressamente alla sua caducazione, perché rivolta sempre avverso l’ordinanza, sarebbe comunque tardiva, data l’immediata lesività delle disposizioni”. Il Collegio in questo caso si riferiva al presunto difetto di istruttoria, per inciso in precedenza aveva riconosciuto che l’istruttoria era stata svolta la Giunta nel corso dei lavori sul Regolamento. E ancora “Anche sotto il profilo della proporzionalità della disposizione rispetto alla necessaria tutela della libertà di iniziativa economica, l’eventuale violazione non si manifesta nell’individuazione degli orari (…), ma nella drastica riduzione delle ore di esercizio che, però, è derivata, come già più sopra evidenziato, dal regolamento, che l’ha stabilita in otto ore giornaliere, ma non è stato tempestivamente ed espressamente impugnato. rg/AGIMEG