Comune Gela chiude per 15 giorni un bar per una slot manomessa. Tar: Irrilevante che il titolare non avesse modo di scoprire il vizio

Il Tar Sicilia conferma il provvedimento con cui il Comune di Gela ha disposto la chiusura di un bar al cui interno era stata rinvenuta una slot a cui mancavano alcuni dispositivi. Nel 2014, il bar aveva ricevuto il controllo dei funzionari dell’ADM che avevano rilevato – appunto – che in una slot, pur regolarmente autorizzata, non erano stati montati “dispositivo elettronico di protezione anti-tamper (un dispositivo anti-manomissione, NdR) e relativa copertura del contenitore della scheda di gioco”. In seguito al controllo, il comuen di Gela, nel 2016 ha disposto la chiusura per 15 giorni dell’attiovità di somministrazione di alimenti e bevande. La titolare dell’esercizio ha provato a far leva sulla propria buona fede, spiegando in sostanza che non era in grado di rendersi conto dell’esistenza di un simile vizio. Il Tar però adesso replica che in un caso simile sono irrilevanti l’eventuale dolo o colpa della titolare: “la sospensione dell’attività di somministrazione disposta dal sindaco (…) ha finalità di prevenzione e non può essere considerato alla stregua di una sanzione accessoria a quella amministrativa: pertanto la sua irrogazione non presuppone l’accertamento dell’illecito amministrativo di cui al medesimo articolo né il dolo o la colpa del titolare dell’autorizzazione sospesa, fondandosi sull’oggettivo presupposto della presenza, nel locale, di apparecchi per il gioco non conformi alle disposizioni regolanti la materia”. rg/AGIMEG