Rodano (Playtech): “Il mercato del gioco ad un bivio. La scelta giusta è puntare sulla tecnologia”

“In una prima fase c’è l’instaurazione di un regime di monopolio, seguita dalla definizione delle regole e poi da una fase di crescita e consolidamento del mercato. Quando il mercato conosce la massima diffusione e redditività, arriva il punto di rottura in cui si ha la sovraesposizione del gioco e sorgono i problemi di opinione pubblica alimentati dai media, a seguito dei quali i Governi iniziano ad adottare misure che portano a restrizioni e divieti. È accaduto nel Regno Unito con il taglio della puntata massima sulle Fobt e in Italia con il divieto di pubblicità dei giochi”. E’ quanto ha detto Francesco Rodano (Playtech) nel suo intervento sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale al ‘Responsability in Gaming’ in corso a Bruxelles, in cui ha ricordato come “a livello globale il mercato del gioco lo scorso anno ha raggiunto 405 miliardi di dollari di fatturato”. Secondo il trend illustrato da Rodano, il settore si trova in una fase discendente e richiede dunque dei correttivi. “La domanda che ci dobbiamo porre oggi è se le attuali tecnologie, e in particolare l’intelligenza artificiale, possono fornire strumenti utili”. La risposta è affermativa, ma necessita che l’industria del gioco punti al raggiungimento di una piena sostenibilità futura, anche a costo di qualche perdita nel breve periodo. “Per spiegare le capacità e le potenzialità fornite dall’intelligenza artificiale, basta osservare i risultati del robot creato da Facebook che ha sfidato e battuto tutti i più grandi giocatori di poker, naturalmente bluffando. Tutto questo grazie alla sua capacità di ‘leggere’ nella mente dei giocatori interpretandone i comportamenti”. lp/AGIMEG