Provincia di Venezia: freccette elettroniche inserite tra le attività a rischio ludopatia

Nella provincia di Venezia le freccette elettroniche sono state inserite tra le attività a rischio ludopatia. Al pari delle slot – come riporta La Nuova di Venezia e Mestre – i bar di nuova apertura non possono installare le freccette, se vicini a luoghi sensibili come chiese o scuole. Ad accorgersi della legge, i gestori di un bar di San Donà (VE), i quali rivolgendosi
al noleggiatore degli apparecchi hanno scoperto che la scelta dei giochi da inserire nella «black-list» è a discrezione dei Comuni. “I clienti non capiscono perché le freccette elettroniche siano considerate un gioco d’azzardo come le slot, le freccette erano un’attrazione che appassionava tutti – afferma il gestore – Non si dilapida un patrimonio, basta un euro per attivare la macchinetta. Non si vincono soldi. Si passa solo mezz’ora in compagnia”. Il vice della giunta regionale, Gianluca Forcolin afferma: “Invito tutti i sindaci al buon senso nel valutare questi regolamenti. Tolleranza zero per le forme di gioco che creano dipendenza. Ma non per giochi che hanno solo lo scopo di stare insieme”.
“Le squadre ci hanno portato considerazioni legittime: approfondiremo la questione. C’è un elenco che contiene diversi giochi – le parole del Sindaco Andrea Cereser – Ci siamo rifatti al regolamento tipo che è stato condiviso in un tavolo di lavoro con la prefettura. Ora controllerò a fondo la loro posizione”. mo/AGIMEG