Orvieto (TR): approvata mozione Sacripanti (Gruppo Misto), orari slot limitati dalle 10:00 alle 23:00

Ad Orvieto, nella provincia di Terni, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dal consigliere Andrea Sacripanti, Capogruppo “Gruppo Misto”, con la quale, relativamente agli apparecchi da gioco, si sollecita il Sindaco ad “adottare i provvedimenti più idonei a garantire le seguenti disposizioni prevedendo, altresì, sanzioni amministrative pecuniarie nel caso di una loro violazione e in particolare: limitare dalle ore 10:00 del mattino alle ore 23:00 della sera gli orari di esercizio delle sale giochi e degli esercizi autorizzati, nonché degli apparecchi/congegni presenti ed in esercizio a qualsiasi titolo all’interno del territorio del Comune Orvieto; che in tutti gli esercizi in cui sono installati apparecchi da gioco, il titolare della relativa autorizzazione di esercizio, sia tenuto ad osservare quanto sopra ordinato, nonché le seguenti prescrizioni: è fatto obbligo di esposizione su apposite targhe, da posizionare all’interno del locale in luogo ben visibile al pubblico, di formule di avvertimento sul rischio di dipendenza dalla pratica di giochi con vincita in denaro; è fatto obbligo di esposizione con visibilità all’esterno del locale degli orari di esercizio delle sale giochi e degli esercizi autorizzati presenti ed in esercizio a qualsiasi titolo all’interno del territorio del Comune di Orvieto”. Durante la discussione sulla mozione in Consiglio il consigliere Alessandro Vignoli di Per andare avanti ha sottolineato: “La mozione segue una serie di azioni già intraprese all’inizio della consiliatura, ricordo una analoga iniziativa del Consigliere Rosati, quindi la proposta è in linea con quanto già manifestato dal nostro gruppo”. Ha aggiunto Lucia Vergaglia del M5S: “Più di tanto non possiamo aspettarci dallo Stato centrale. Penso che dopo le prime azioni intraprese da questo Consiglio ad inizio consiliatura, anche il nostro Comune non ha fatto molto in quattro anni. Penso che non è solo questione di mancanza di strumenti ma soprattutto di volontà”. cdn/AGIMEG