– dal nostro inviato a Milano
Regolamentare il gioco d’azzardo è una necessità che risponde a una domanda che proviene da tutti i soggetti. Gli obiettivi sono ridurre la domanda e l’offerta di gioco, con conseguente riduzione delle entrate erariali, e puntare principalmente sulla prevenzione. Con la finanziaria 2015 si è intervenuto in questo senso per ridurre del 30 per cento il numero apparecchi. A seguito di queste scelte restava aperto il rapporto con leggi comunali soprattutto sulle distanze. L’Accordo tra lo stato e le regioni mira a definire un quadro normativo unico nel settore dei giochi. Ciò che la conferenza produrrà sarà recepito da decreto ministeriale. L’Esito conferenza è decisivo per arrivare davvero ad un riordino della normativa. Nell’ultimo anno e mezzo si è fatto tanto soprattutto in tema di prevenzione, di tutela dei minori e dei giocatori. Oggi presenteremo una app che potrebbe ridurre i danni che possono fare slot. Io sono contrario a proibizionismo ma è errato pensare che limitando il gioco legale cresca quello illegale. Serve innalzare la soglia di accesso alle società concessionarie in termini di controlli. L’Accordo stato – regioni è possibile e sarebbe un’occasione persa non raggiungerlo”. Lo ha dichiarato Franco Mirabelli, capogruppo PD in Commissione parlamentare antimafia ad Agimeg, a margine dell’incontro “Regolamentare il gioco – Ridurre la domanda e l’offerta, salvaguardare le persone”, in corso a Milano