Croce (Ass. Orvieto): “Marchio ‘No Slot’ della Regione dimostra l’impegno del Comune nella prevenzione e nel contrasto del Gap”

“Un ulteriore passo avanti, dopo l’approvazione della Legge Regionale di contrasto al gioco d’azzardo e la campagna di sensibilizzazione attuata dal Comune di Orvieto: il marchio ‘No Slot’ rappresenta, appunto, il simbolo di un’azione costante che l’Amministrazione Comunale, grazie anche alla convinzione e al sostegno trasversale di tutte le forze politiche presenti in Consiglio Comunale, ha rivolto alla prevenzione e al contrasto al gioco d’azzardo patologico, attraverso una capillare informazione e sensibilizzazione dei cittadini, giovani e adulti, sui rischi legati a questa nuova dipendenza”. Sono le parole della Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali ed Educative del Comune di Orvieto, nella provincia di Terni, Cristina Croce che ha ritirato dall’Assessore alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare della Regione Umbria, Luca Barberini il marchio “NO SLOT” voluto dalla Regione Umbria per gli esercizi commerciali liberi da apparecchi da gioco. “Questo marchio valorizza non solo i principi etici che il Comune persegue quale istituzione più vicina ai cittadini, ma sta a significare anche l’impegno costante a cui sono chiamati quotidianamente i singoli concittadini e le attività imprenditoriali nell’azione di contrasto alle ludopatie.
Già da diverse settimane, infatti, in tutti i Comuni della Zona Sociale 12 sono stati distribuiti i materiali informativi predisposti dalla Regione Umbria, finalizzati a far conoscere i rischi correlati all’abuso del gioco e le possibilità di prevenzione ed intervento messe in campo dai servizi specialistici dell’Asl di riferimento. Ai Comuni spetta il compito di incentivare la disinstallazione degli apparecchi attraverso agevolazioni fiscali, ma anche e soprattutto avviare una campagna di sensibilizzazione contro la diffusione del gioco al fine di costituire un circolo virtuoso tra i soggetti che vi aderiscono e di consentire ai cittadini, attraverso il marchio ‘Umbria no slot’, di riconoscere e scegliere un esercizio libero dagli apparecchi per il gioco lecito”, ha detto. cdn/AGIMEG