Camera, Rapporto 2017-2018 ‘Legislazione Stato, Regioni e Unione Europea’: “Attenzione delle Regioni su modalità per contrastare la ludopatia”

“Nel biennio diverse Regioni hanno promosso un piano regionale per la prevenzione o recepito l’intesa Stato- Regioni riguardante la proroga del piano nazionale della prevenzione (Calabria, Marche, Umbria, Molise, Sicilia). (…) Da sottolineare è anche l’attenzione alle patologie riguardanti le dipendenze tra cui: il gioco d’azzardo (Lazio, Emilia Romagna, Molise, Umbria, Piemonte), la tossicodipendenza (Lazio, Umbria) e, in ambito di politiche positive, la promozione ed educazione a buoni stili di vita (Calabria, Lazio, Lombardia, Umbria)”. E’ quanto sottolinea il Rapporto 2017-2018 “La Legislazione tra Stato, Regioni e Unione Europea” pubblicato alla Camera. Ancora, sulla legislazione regionale, il testo aggiunge: “In merito alle politiche sulle dipendenze continua l’attenzione delle Regioni sulle modalità per contrastare fenomeno della ludopatia con 3 legge specifiche ( Piemonte, Molise e Marche), sulle 6 emanate, o con specifiche disposizioni inserite in leggi finanziarie. Così, per esempio, il divieto, posto dalla P.a. di Bolzano di collocare i “totem” presso rivendite di generi di monopolio ed esercizi pubblici, qualora tali apparecchi distribuiscano premi, sia pure sotto forma di punti spendibili online, o altri vantaggi, anche se non monetari”. Riferendosi al Government of Wales Act 1998, continua: “la legge inoltre individua (nella seconda parte del testo normativo) una serie di materie soggette a riserva specifica alle quali si correla un articolato regime di eccezioni in favore dell’autonomia gallese. Esse sono enumerate nell’ambito di categorie generali e, corredate dalle relative specificazioni, riguardano, in particolare, l’economia e la finanza (con riguardo alla materia fiscale, economica e monetaria, alla circolazione della moneta, alla regolamentazione dei mercati e dei servizi finanziari); la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza nazionale (vi rientrano la disciplina elettorale, la cittadinanza e l’immigrazione, la sicurezza nazionale e il segreto di Stato, l’intercettazione delle comunicazioni e la sorveglianza per la tutela dell’ordine pubblico, la polizia e la prevenzione e repressione dei reati, il casellario giudiziale, la riabilitazione dei condannati, l’estradizione, i poteri di emergenza, la vendita e il possesso di armi, il traffico e lo spaccio di stupefacenti, i giochi e le lotterie, la caccia); l’industria e il commercio (che include la disciplina delle imprese, del fallimento, della concorrenza, della proprietà intellettuale del controllo sulle importazioni e sulle esportazioni, la tutela dei consumatori, la sicurezza dei prodotti, i servizi postali); l’energia (in relazione a tutte le fonti di produzione energetica); i trasporti (stradali, ferroviari, aerei, marittimi e nelle acque interne); la sicurezza e l’assistenza sociale (pensioni e sostegno alle famiglie e ai minori); la disciplina degli ordini professionali; il diritto del lavoro e delle relazioni industriali (compresa la disciplina del rapporto di lavoro, della formazione professionale e delle misure a sostegno dell’occupazione); la sanità (con riferimento, tra l’altro, ai trapianti, all’aborto, alla medicina riproduttiva, ai prodotti farmaceutici, agli standard di sicurezza); la cultura, i media e lo sport (riguardo ai sistemi di telecomunicazione, alle emissioni radiotelevisive, ai beni culturali, alla sicurezza degli impianti sportivi); giustizia (con riferimento alle professioni legali, al gratuito patrocinio, all’arbitrato, alla disciplina dei registri dello stato civile, alla tutela e curatela delle persone incapaci, al diritto di famiglia, alla protezione dei dati personali, al diritto di accesso alle informazioni delle pubbliche amministrazioni, all’indennizzo per le vittime dei reati); la registrazione della proprietà fondiaria”. Riguardo ai principali settori di intervento legislativo in Francia, Germania, Spagna e Regno Unito, “sempre in tema di sport si segnala la legge finalizzata a preservare l’etica dello sport, a garantire la trasparenza dello sport professionistico e a migliorare la competitività delle società sportive”, continua il testo. “Per rafforzare la lotta contro la manipolazione delle competizioni sportive si stabilisce che i presidenti delle federazioni sportive, delle leghe professionistiche, del Comitato nazionale olimpico e sportivo e del Comitato paralimpico e sportivo, siano soggetti ai requisiti della Legge sulla trasparenza della vita pubblica, ovvero agli obblighi di dichiarazione patrimoniale e di interessi; agli attori delle competizioni sportive viene, altresì, vietata qualunque scommessa sulle competizioni relative alla propria disciplina”. cdn/AGIMEG