Caso Bplus, la concessionaria potrà operare fino a fine anno. Prefettura sospende interdittiva fino al 31 dicembre

Prorogata fino al 31 dicembre la sospensione dell’interdittiva antimafia emessa nei confronti di Francesco Corallo, la Prefettura di Roma avrebbe deciso di concedere altri 7 mesi al colosso degli apparecchi da intrattenimento Bplus. Sono i rumors che apprende Agimeg da fonti vicine alla compagnia. Nel settembre 2012, il prefetto di Roma Pecorari aveva emesso un’interdittiva antimafia nei confronti di Francesco Corallo, “dalla complessiva valutazione degli elementi acquisiti nel corse dell’istruttoria e delle numerose indagini svolte nel corso degli anni si evince la vicinanza di Francesco Corallo, titolare di fatto della società, e di componenti la famiglia Corallo alla criminalità organizzata”. IL provvedimento era stato tuttavia sospeso fino al 30 maggio 2014 – domani – “data di presumibile definizione del contenzioso in atto davanti al giudice amministrativo e termine entro il quale la società dovrà procedere alla vendite di tutte le azioni”. Così la stessa Prefettura nella sospensiva accordata nel luglio 2013. Il contenzioso cui si fa riferimentoè quello sulla revoca della concessione, ancora pendete di fronte alla Seconda Sezione del Tar Lazio, l’udienza di merito al momento è fissata per l’8 ottobre prossimo. Per quanto riguarda la cessione delle azioni della compagnia, Bplus è stata affidata a un blind trust, istituto del diritto anglosassone che consente di scindere la gestione dalla proprietà, e che dovrebbe permettere alla compagnia di operare (preservando anche il gettito statale, Bplus versa nelle casse dello Stato circa 1 miliardo l’anno) fino alla cessione. Negli impegni che Bplus ha siglato nel settembre 2013 – proprio per ottenere il via libera alla creazione del trust – si sancisce che  l’operazione “è finalizzata alla dismissione da parte di BPlus della propria attività, munita di concessione, in modo da preservarne i diritti aziendali”. lp/AGIMEG